Sisma: chiuso ponte nel Teramano, 700 persone isolate. Situazione sempre più critica in Abruzzo
TERAMO, 4 novembre – La conta dei danni si allunga di ora in ora in Abruzzo, e in particolare a Teramo e provincia. E’ di pochi minuti fa la notizia della chiusura del ponte Aprati, per rischio di crolli: oltre 700 persone sono isolate nel comune di Crognaleto e nelle sei frazioni di Frattoli, Alvi, Tottea, Cervaro, Cesacastina e Valle Vaccaro. Problemi, infatti, si segnalano anche sull’altro versante, a monte di Crognaleto, per la caduta di massi, che impedisce il transito sulla strada di Piano Roseto.
PROVINCIA DI TERAMO: altre 8 palazzine sgomberate nel capoluogo
Teramo. Sale il numero degli sfollati nel Comune di Teramo, dove il sindaco Maurizio Brucchi ha firmato solo oggi altre decine di ordinanze di sgombero, con il numero di persone fuori casa che si aggirerebbe ormai intorno alle 600 unità. Tra le ordinanze odierne quelle relative ad 8 palazzine dell’Ater, tra le vie Giovanni XXIII e via Adamoli a Colleatterrato.
“Stamattina sono andato insieme a due tecnici del Comune, ho visto la situazione, ho parlato con le persone – ha detto Brucchi – e ho deciso di fare un provvedimento di inagibilità temporanea, ordinando all’Ater di fare subito i lavori”.
E se sui numeri delle persone fuori casa ancora non c’è un dato preciso, il sindaco sottolinea come gli sfollati siano ormai tantissimi e come la maggior parte delle persone abbia scelto l’autonoma sistemazione. “Restano ancora 2500 verifiche da fare”, spiega il primo cittadino, per il quale i numeri sono dunque destinati ad aumentare.
Nel resto della provincia situazione sempre più critica, a macchia di leopardo.
Basciano. Sono 57 gli sfollati. A seguito del sisma del 24 agosto 2016 sono state sgomberate 15 persone e il sisma del 30 ottobre ha ulteriormente aggravato la situazione: ad oggi sono state già 5 le ordinanze di inagibilità che hanno riguardato 5 nuclei familiari e 18 persone che sono provvisoriamente ospitati presso centri di ricovero organizzati dal Comune di Basciano con la Protezione Civile. In attesa di verifiche più approfondite da parte della Protezione Civile, in queste ore si sta provvedendo allo sgombero temporaneo delle palazzine Ater in cui risiedono 12 nuclei familiari per un totale di 24 persone, portando il numero degli sfollati a 57. A rischio crollo una stalla con 40 bovini, dichiarate inagibili 3 chiese, San Flaviano a Basciano, Santa Maria di Basciano nell’omonima frazione e chiesa della frazione di Sant’Agostino: già inagibili a seguito del sisma del 24 agosto, ora hanno subito ulteriori danni con pericolo di crollo. È in corso la messa in sicurezza del centro storico a causa di pericoli per la pubblica incolumità. Per questo motivo è stata chiusa una sua parte nell’area ricompresa tra Porta Penta e Rua Landi. Inoltre si sta procedendo all’abbattimento di una vecchia cabina Enel che minaccia le case sottostanti. Infine si registrano diversi danni alle attività industriali, artigianali, agricole e commerciali del territorio.
“La situazione è drammatica- spiega il sindaco Alessandro Frattaroli- ma non ci siamo persi d’animo, già dalla serata del 30 ottobre abbiamo allestito un campo composto da 4 tende con un potenziale di accoglienza di 40 persone. Nei giorni seguenti sono state allestite altre due tende in frazione Sant’Agostino e una nella frazione di S. Maria. Delle quattro tende installate nel campo sportivo comunale di Basciano tre sono state dotate di riscaldamento. Gli spogliatoi dell’impianto sono stati vuotati lasciando il posto ad altre 15 brandine. Il totale dei posti letto disponibili è di 60. Sappiamo già da ora che le ordinanze di inagibilità aumenteranno, poiché non sono ancora iniziati i sopralluoghi con l’intervento della Protezione Civile.”
Castellalto. A causa di ulteriori danni è stata chiusa un’ala del municipio e le chiese dei centri storici, mentre sono arrivate a 5 le famiglie evacuate dalle abitazioni inagibili. Qui le scuole rimarranno chiuse fino a sabato 5 novembre.
Castelbasso. Danni nel centro storico, dove è stato necessario transennare l’ingresso al borgo e dove sono state sgomberate alcune abitazioni, con problemi anche nei cimiteri.
Ancarano. In seguito al sopralluogo effettuato dai vigili del fuoco, e in via precauzionale, è risultato parzialmente inagibile il Palazzo Municipale di Piazza Roma. Il palazzo civico, beneficiario di un contributo per l’adeguamento sismico con avvio dei lavori programmato per le fine dell’anno, anche in virtù di quanto deciso dai Vigili del Fuoco, per l’esecuzione dei lavori si è deciso di anticipare lo spostamento degli uffici, nell’Auditorium Comunale. Situazione edifici scolastici. Le scuole di Piazza Roma e l’asilo di Madonna della carità, risultano regolarmente agibili dopo la scossa di domenica 30 ottobre e dunque sono pronte per essere riaperte qualora si decida di tornare in aula lunedì 7 novembre.
PROVINCIA DELL’AQUILA: 30 alloggi sgomberati
Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente ha disposto, con ordinanza, lo sgombero per motivi di pubblica incolumità di 30 alloggi del complesso di edilizia pubblica residenziale della frazione di San Gregorio, a seguito del terremoto che ha interessato il centro Italia domenica scorsa. Il settore Ricostruzione pubblica e il servizio Assistenza alla Popolazione del Comune dell’Aquila effettueranno lo sgombero entro 20 giorni. Gli assegnatari saranno trasferiti in altri alloggi disponibili dei complessi Case e Map, situati prioritariamente nelle zone limitrofe. Le aree di pertinenza degli appartamenti saranno transennate, sarà avviata la campagna di indagini strumentali e geotecniche propedeutica agli interventi di riparazione, consolidamento e adeguamento sismico degli edifici, oltre all’intervento di demolizione del blocco B.
PROVINCIA DI PESCARA: chiuso ponte a Castiglione a Casauria
Il Ponte sul Fosso dei Colli, nel Comune di Castiglione a Casauria, è stato chiuso al traffico veicolare e ciclopedonale. Oggi il dirigente del settore Viabilità della Provincia di Pescara ha firmato l’ordinanza di chiusura, contestualmente alla limitazione del transito, limitato ai residenti e ai mezzi di soccorso, sul tratto stradale della Strada Provinciale 53, dal km 2+400 fino al km 3+560. La strada, come spiega il dirigente, “presenta un cedimento in corrispondenza della spalla destra, guardando verso valle, e precisamente nella zona sottostante l’appoggio delle travate, con evidenti lesioni del paramento esterno in corrispondenza della spalla stessa, delle murature di contenimento e di protezione della rampa di accesso, quest’ultima con evidenti segni di cedimenti e di rifacimento del manto stradale”. Inoltre “il susseguirsi dei ripetuti fenomeni sismici ha sottoposto ad un forte stress strutturale l’opera, già parzialmente compromessa, ponendo fondati dubbi riguardo la sicurezza della circolazione stradale e rendendo concreta, conseguentemente, la proposta d’interdizione al traffico veicolare”.
SITUAZIONE SCUOLE
Nella città di Teramo resteranno chiuse tutte le scuole fino a mercoledì prossimo.
“La decisione scaturisce dalla necessità di garantire il completamento delle verifiche degli immobili da parte della Protezione Civile – sottolinea il sindaco Maurizio Brucchi, che domani mattina incontrerà prima i consiglieri comunale e poi il comitato delle mamme – e per consentire l’effettuazione di piccoli lavori di manutenzione”.
Inoltre, al fine di completare i lavori in corso negli istituti superiori di proprietà della Provincia, le scuole superiori resteranno chiuse fino all’8 novembre sia a Giulianova che a Castelli, mentre ad Atri l’attività didattica riprenderà regolarmente il 7 novembre in tutte le scuole. Non risultano infine problemi nei plessi scolastici provinciali di Nereto e Sant’Egidio, con i i sindaci della Vibrata che decideranno fra stasera e domani mattina quando riaprire le loro scuole mentre a Montorio le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse fino al 10 novembre.
“Una precisazione doverosa per le famiglie e gli studenti giustamente preoccupati – rimarca il presidente della Provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino -. Le vostre preoccupazioni sono anche le mie e quelle di tutti gli amministratori ma abbiamo anche la responsabilità di affrontare i problemi con la dovuta serenità e lucidità senza le quali sarà più difficile uscire dalla condizione di precarietà che in tutti noi ha ingenerato il terremoto. Riapriamo scuole dichiarate agibili da tecnici qualificati, la partita della vulnerabilità sismica è un’altra cosa. Con il contributo del Governo che anche negli ultimi Decreti sta affrontando con le dovute misure, finanziarie e amministrative, il problema della sicurezza, siamo già al lavoro per programmare interventi e quantificare risorse le necessarie: che saranno ingenti visto che la maggior parte del nostro patrimonio scolastico va adeguato sismicamente così come la maggior parte delle case dove viviamo. Di nostro abbiamo disponibili i due terzi di quello che ricaveremo dalla vendita della caserma dei Carabinieri di Teramo, circa 4 milioni di euro, per il resto dei finanziamenti aspettiamo risposte che sono certo arriverranno. A questo obiettivo dobbiamo lavorare tutti insieme, anche con dirigenti scolastici, genitori, studenti in piena trasparenza: otterremo risultati migliori e in minor tempo”.
Ritarda la riapertura di alcuni istituti anche nella provincia di Pescara per consentire i lavori di ripristino. In altri edifici si chiudono solo porzioni del plesso scolastico. La sospensione dell’attività didattica negli istituti ISIS “A. di Savoia” di Popoli e ITC “A. di Savoia” di Torre de’ Passeri proseguirà fino al 12 novembre; all’ ITAS Cuppari di Alanno fino al 9 novembre e all’IPSAA Cuppari di Cepagatti fino a lunedì 7 novembre. Questo per consentire dei lavori urgenti per riparare lesioni non strutturali agli edifici di proprietà della Provincia. È altresì interdetta l’attività scolastica in quattro aule dell’istituto “Guglielmo Marconi” di Penne (Palazzo De Sterlich); in due aule della sede storica dell’Istituto Tito Acerbo, nonché all’ingresso della succursale e ai servizi igienici e agli spogliatoi della succursale di via Parco Nazionale; nel lato nord del corridoio di collegamento tra le palazzine dell’istituto tecnico “Alessandro Volta” di Pescara. Queste porzioni di edificio saranno interdetti all’attività scolastica e al passaggio degli allievi fino a che non termineranno i lavori di ripristino. Sono queste le decisioni assunte oggi dal dirigente del settore edilizia scolastica della Provincia, Paolo D’Incecco, in seguito si sopralluoghi svolti oggi con l’ausilio dei Vigili del Fuoco di Pescara. Nella stessa disposizione è stato anche stabilito, una volta acquisiti i pareri dei rispettivi dirigenti scolastici, di trasferire temporaneamente presso l’ITC Alessandrini di Montesilvano, cinque classi dell’Omnicomprensivo “B. Spaventa” di Città S. Angelo.