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Sisma e maltempo, D’Alfonso da Gentiloni: un’ordinanza per l’Abruzzo. “Allargare il cratere”

Sisma e maltempo, D’Alfonso da Gentiloni: un’ordinanza per l’Abruzzo. “Allargare il cratere”

PESCARA, 24 febbraio – Un’ordinanza ad hoc della Protezione Civile, la prima dedicata all’Abruzzo, per la quantificazione dei danni provocati dal maltempo,  un piano di investimenti per rigenerare la viabilità stradale dopo frane e smottamenti, allargamento del cratere sismico, misure per il ripristino delle abitazioni danneggiate o distrutte dalle frane, un piano per gli aiuti al settore agricolo e l’apertura di un ‘varco’ sul fronte dei danni indiretti. Il governatore dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, di ritorno da Roma, dove ieri ha incontrato il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, è soddisfatto del confronto con il premier sulle emergenze terremoto e maltempo“Ho trovato consapevolezza e piena disponibilità dal Governo a esaminare la problematica abruzzese”, dice il presidente di Regione.

D’Alfonso illustra l’esito dell’incontro nel corso di una conferenza stampa, a cui hanno partecipato anche il vicepresidente della Giunta, Giovanni Lolli, il sottosegretario Mario Mazzocca, l’assessore alle Politiche agricole, Dino Pepe, e il presidente di Anci Abruzzo, Luciano Lapenna.

ORDINANZA AD HOC PER L’ABRUZZO

Insieme al capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, è stata “definita la pubblicazione dell’ordinanza sul diritto dell’Abruzzo di quantificare tutti i danni causati dalla nevicata epocale del 18 gennaio. Sull’ordinanza ieri abbiamo trovato l’intesa e domani sarà pubblicata in Gazzetta ufficiale”, annuncia il governatore. Il provvedimento, elaborato ad hoc per l’Abruzzo, indica il presidente di Regione quale commissario delegato. D’Alfonso ha 90 giorni di tempo per la “quantificazione dei danni e anche per la loro qualificazione”.

“Un’ordinanza che prende a bersaglio i problemi che si sono verificati in ordine al patrimonio pubblico, privato e anche alle attività economiche e commerciali – sottolinea il governatore – Ora, lavorando con i sindaci, scatta subito l’attività di ricognizione perché non voglio aspettare i 90 giorni”,

ALLARGAMENTO DEL CRATERE SISMICO

D’Alfonso riferisce di aver “rappresentato con adeguatezza la necessità dell’ingrandimento del cratere sismico, per fare in modo che si ricomprendano anche i nuovi problemi intervenuti dopo il 18 gennaio, alla luce del decreto legge che già abbiamo vigente e anche del corso delle norme ulteriori che avremo. L’evoluzione riguarderà l’alto Aterno, la montagna e la collina teramana e ciò che più è stato danneggiato della provincia di Pescara”.

“Il lavoro che ho fatto è fare in modo che la verità dei dati e dei numeri venga tenuta da conto rispetto a questa nuova fase che riguarderà l’attrezzatura normativa e finanziaria; farò in modo che Zagabria non entri all’interno del perimetro delle tutele degli strumenti e delle risorse. Siamo all’opera consapevoli che verremo dotati degli strumenti necessari”.

“FRANE DI PROPORZIONI MAI VISTE, NON LASCEREMO SOLI I COMUNI”

Il presidente di Regione è intervenuto anche sull’emergenza frane e sul dramma di Ponzano di Civitella del Tronto, per cui “abbiamo già concordato un piano di ripristino delle abitazioni”.

“Frane di proporzioni mai conosciute – dice il governatore – Il caso di Ponzano è da trattare con gli strumenti del terremoto di scala ‘7’. Non lasceremo soli i Comuni che hanno conosciuto il dramma dal punto di vista dell’evacuazione abitativa. L’emergenza riguarda anche la frazione di Castelnuovo di Campli, le frazioni Casoli e Ferretti di Atri, la viabilità tra Castiglione Messer Raimondo e Bisenti e quella di Castiglione Messer Marino“.

Per quanto riguarda Ponzano, D’Alfonso, sottolineando che “interverremo subito”, ha invitato a prestare “attenzione: lì se non si lavora bene può nascere una nuova Rigopiano”.

SUI DANNI INDIRETTI APERTO UN “VARCO”

Al centro del confronto tra il governatore e il premier anche la questione del riconoscimento dei danni indiretti da maltempo e terremoto, su cui D’Alfonso insiste da tempo.

“Ho posto il problema dei danni indiretti registrati da aziende e strutture turistiche ed ho trovato disponibilità, non solo ad esaminare; sono riuscito ad aprire un ‘varco’ – osserva – Una battaglia fatta da noi, dopo l’ondata di maltempo del 2015, ha introdotto nel sistema italiano il ristoro dei danni diretti. Ora chiediamo il riconoscimento dei danni indiretti”.

DANNI PER 144 MLN SECONDO STIME PRELIMINARI

Finora la Regione Abruzzo ha monitorato 873 interventi. Una stima preliminare dei danni parla di 144 milioni di euro, 20 dei quali servirebbero immediatamente per mitigare la frana che ha colpito Ponzano.

Con Gentiloni il governatore ha discusso anche di un piano di investimenti per rigenerare la viabilità stradale dopo frane e smottamenti, di un piano per l’aiuto al settore agricolo e della questione riguardante le piccolissime imprese del commercio e del turismo nei piccoli comuni. Sempre ieri è stato incassato il consenso dalla struttura commissariale per utilizzare 35 professionisti in aiuto dei Comuni che sono stati danneggiati dal terremoto: due unità in più per ogni Comune, due per la provincia di Teramo, una per la provincia di Pescara e una per quella dell’Aquila.

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