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Sondaggio Winpoll: il 57% degli abruzzesi non ha fiducia in D’Alfonso

Sondaggio Winpoll: il 57% degli abruzzesi non ha fiducia in D’Alfonso

PESCARA, 11 novembre – Gli abruzzesi che non hanno fiducia in D’Alfonso e nella giunta regionale sono di gran lunga più numerosi di coloro che apprezzano l’operato della sua squadra di governo. A rivelarlo è un sondaggio sul gradimento dell’esecutivo, realizzato tra il 9 e il 23 agosto scorsi, dall’istituto Winpoll Srl. L’indagine è stata commissionata dal sottosegretario alla presidenza della giunta, Mario Mazzocca e a livello metodologico presenta un margine di errore del 2,4%.

D’Alfonso è certamente il personaggio più noto, essendo conosciuto dal 92% dei cittadini intervistati, mentre alle sue spalle, il secondo classificato Giovanni Lolli, non supera la soglia del 66%. Le note dolenti, tuttavia, complice anche il clima diffuso di antipolitica, giungono sul piano della fiducia. Anche in questo caso D’Alfonso è l’esponente di governo che incassa il consenso maggiore, visto che il 34% degli abruzzesi dichiara di avere “molta” fiducia in lui, ma allo stesso tempo il 57% del campione afferma di avere “per nulla” o “poca” fiducia nel governatore. Il 9% “non sa”.

Più o meno sullo stesso livello il vice presidente Lolli: il 33% degli abruzzesi nutre “molta” fiducia, il 53% “per nulla” o “poca” fiducia. Tassi di fiducia ancora più bassi nei confronti degli altri esponenti della giunta: Silvio Paolucci e Mario Mazzocca sono al 29%, Dino Pepe e Marinella Sclocco al 28%. Sul gradino più basso Donato Di Matteo e Andrea Gerosolimo, che riscuotono “molta fiducia” soltanto nel 23% e nel 20% dei casi. Di Matteo e Gerosolimo, proprio in questi giorni, hanno dato vita ad una sorta di fronda nei confronti di D’Alfonso, con il supporto del presidente della commissione Sanità Mario Olivieri: difficile stabilire se, qualora il sondaggio fosse stato realizzato oggi, le recenti prese di posizione li avrebbero premiati in termini di consenso o invece penalizzati ulteriormente.

Quanto alle intenzioni di voto nel campo del centro-sinistra, in Abruzzo il Partito Democratico appare stabile rispetto alle regionali del 2014 (oggi è al 25% contro il 25,4% ottenuto due anni addietro), ma perde 9 punti rispetto alle elezioni europee. Peraltro, secondo il direttore di Winpoll Federico Benini, anche il confronto con  il risultato delle ultime regionali, che sembrerebbe attestare una tenuta del Pd, rappresenta invece un campanello d’allarme per D’Alfonso:

“Perchè i voti di Regione Facile, del Psi e di Valore Abruzzo dovevano di fatto essere assorbiti dal Pd, cosa che non avviene. Perchè la sottostima di Abruzzo Civico a vantaggio del Pd verrà poi ricompensata da una crescita del primo e da un corrispettivo calo dei democratici. Perchè i dati presi in considerazione sono già comprensivi di un 7% di elettori che hanno votato Pd nel 2014, ma che al momento non sono più sicuri di rivotarlo”.

La seconda forza della coalizione di centrosinistra diventerebbe Sinistra ecologia e libertà: Mazzocca e i suoi passano dal 2,3% al 5,8%. Crollano, invece, quasi tutte le altre forze: la lista civica Regione Facile scende dal 5,4% al 2,1%; Abruzzo Civico dal 5% al 2%; Centro Democratico dal 2,5% all’1,1%; Italia dei Valori dal 2,1% all’1,3%. Guadagna qualcosa soltanto il Partito Socialista Italiano, che sale dall’1,7% all’1,8%. Ai minimi termini, invece, Rifondazione Comunista, che dal 3% si riduce allo 0,5%. Sostanzialmente cancellata un’altra lista civica, Valore Abruzzo, che passa dall’1,6% allo 0,2%.

“Dalle interviste ascoltate emerge chiaramente come una apprezzabile quota dei flussi di voto che si spostano dal Pd verso altre formazioni (Sel e M5s in primis) è per lo più dovuta ad uno scontento rispetto alle politiche del governo nazionale – commenta ancora Benini -. Entrando nel merito delle singole liste, poi, si nota come i valori di talune (Regione Facile, Abruzzo Civico e Valore Abruzzo) tendono ovviamente ad essere sottostimati, a causa della mancata copertura mediatica nazionale e dell’assenza di candidati ‘portatori di acqua’ che fanno sentire il loro peso esclusivamente nelle settimane pre-elettorali. Sinistra Ecologia e Libertà sembra invece approfittare della crisi del Partito Democratico, triplicando quasi i suoi voti, provenienti in gran parte proprio dal Pd e da Rifondazione”.

Come insegnano le recenti elezioni negli Stati Uniti, i sondaggi vanno maneggiati con cura. Ad ogni caso le indicazioni fornite dallo studio di Winpoll non rappresentano un buon viatico per il Partito Democratico, né in vista del referendum costituzionale né guardando ai prossimi appuntamenti elettorali su scala locale.

Per il sondaggio sono state intervistate telefonicamente mille persone. Come riferimento è stata considerata la “popolazione abruzzese maschi e femmine dai 18 anni in su, segmentato per sesso, età, proporzionalmente all’universo della popolazione abruzzese”. Metodo di campionamento: “stratificato per areee delle province abruzzesi, comuni capoluogo e non capoluogo; casuale ponderato per genere e fasce di età”.

 

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