Spiaggiamento record di tartarughe in Abruzzo. Reti da pesca assassine
PESCARA, 28 ottobre – Sono almeno una trentina, almeno secondo le prime stime, le tartarughe Caretta Caretta trovate spiaggiate sulla riviera adriatica tra Abruzzo ed Emilia Romagna. Solo un esemplare, al momento è stato recuperato ancora in vita.
Secondo gli esperti la loro fine è conseguenza dell’impatto con attrezzature da pesca. Gli animali poi sono state spintia riva dal vento e dalle correnti marine.
Si tratta di un numero record di spiaggiamento, almeno negli ultimi anni. Tante le segnalazioni da parte dei cittadini, che hanno allertato i servizi veterinari delle Asl e l’Istituto zooprofilattico, che, senza sosta, stanno lavorando con il Centro Studi Cetacei onlus e le Capitanerie di Porto.
“La morte delle tartarughe riconosce, come causa principale e più probabile, l’impatto con alcuni sistemi di pesca. – afferma il presidente del Centro studi, Vincenzo Olivieri – Si tratta di un fenomeno straordinario, che rappresenta un record per gli ultimi anni. Ancora una volta la Rete Regionale Abruzzese per l’intervento sugli animali marini protetti si sta dimostrando all’altezza della situazione nonostante la straordinarietà dell’evento”.