Spogliatoi Adriatico, Zeman: “Fischi basati sul risultato, contestazione iniziata nel pomeriggio”
PESCARA, 3 novembre – Primo tempo tra i fischi e finale di partita tra gli applausi. Se i tifosi biancazzurri, sugli spalti, esprimono la propria umoralità, Zeman analizza l’andamento della gara con il consueto equilibrio.
Si parte proprio dai fischi, che nel primo tempo non hanno risparmiato neanche il tecnico boemo. A tal proposito Zeman svela un ulteriore retroscena:
“La contestazione nei miei confronti è iniziata già nel pomeriggio, dopo che i tifosi sono venuti in ritiro chiedendo di parlare con la squadra ed io ho chiesto loro di aspettare mezz’ora per non disturbare il gruppo. In ogni caso i fischi del primo tempo sono legati al fatto che ci si basa sempre sul risultato e non si valuta a fondo quanto fatto in campo. Poi abbiamo raddrizzato la gara e sfiorato la vittoria, e sono arrivati gli applausi”.
L’allenatore del Pescara è soddisfatto della prestazione:
“Probabilmente il secondo tempo è stato uno dei migliori da quanto sono tornato a Pescara, anche se li voglio ancora più aggressivi e continuiamo a sbagliare tanto. Il Palermo è una squadra che manovra tanto e nel primo tempo il problema era chiudere la nostra porta evitando i loro tiri. Entrambe le squadre hanno trovato un gol su rimpallo. A conti fatti, però, credo che noi abbiamo avuto qualche occasione in più”.
Zeman non considera “suo” soltanto il Pescara del secondo tempo:
“Il Pescara è sempre mio, finché siedo io in panchina. I ragazzi vogliono sempre dare tanto in mezzo al campo, qualche volta ci riescono e altre volte meno”.
Anche il centrocampo, con Carraro play, e Brugman e Palazzi mezze ali, sembra avere tenuto meglio rispetto al solito. Può essere proprio Carraro il regista che il Pescara cerca ormai da inizio campionato, senza riuscire a trovarlo ?
“Carraro è un ragazzo che ha bisogno di fare esperienza, la sta facendo e deve migliorare. Però ha dimostrato di esserci sia tecnicamente che fisicamente”.
Sul fronte opposto anche mister Tedino è felice della prova dei suoi ragazzi:
“Finalmente si è giocata una partita di calcio. Noi siamo venuti a fare una partita senza guardia, dimostrando personalità e propositività. L’unica cosa che non mi è piaciuta è il gol preso dopo 36 secondi nella ripresa. Quel gol poteva ammazzare anche un toro, invece noi abbiamo saputo soffrire e abbiamo avuto anche le occasioni per vincere la partita. In ogni caso c’è da essere molto soddisfatti, anche alla luce dell’avversario, visto che di solito è il Pescara a fare la partita, mentre oggi ha giocato quasi sempre dietro la linea della palla”.
L’allenatore del Palermo, comunque, accetta di buon grado il risultato:
“Nella parte centrale della gara il Pescara ha giocato meglio di noi, dunque il 2-2 è un risultato che accettiamo”.