MONTESILVANO, 9 maggio – Il rinvenimento del corpo senza vita di un 25enne di Montesilvano nei locali dell’ex colonia Stella Maris ha riacceso i riflettori sullo stato di abbandono della struttura, rinfocolando annose polemiche. Una questione sulla quale è intervenuto anche il sindaco della città Francesco Maragno che nell’esprimere la propria vicinanza alla famiglia del ragazzo ha sottolineato come la sua amministrazione sia pronta con il progetto di recupero della struttura. Progetto volto a trasformare l’ex colonia in un centro di alta specializzazione per le arti visive.

“Oggi ancor più di ieri siamo convinti della bontà del progetto di rivalorizzazione e riqualificazione della struttura che stiamo portando avanti da mesi, coinvolgendo l’Accademia delle Belle Arti di Roma e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca – ha dichiarato  il primo cittadino – L’auspicio – conclude – è che Provincia e Regione convergano sulla nostra progettualità, fondata su una significativa sostenibilità economica, per rendere Stella Maris un centro di altissima specializzazione per le arti visive e nella progettazione di arti applicate per tutte le Accademie delle Belle Arti italiane, uno spazio di rinascita dell’arte, che da luogo di disperazione, possa diventare luogo rilancio dell’intero territorio”.

Ma oggi, per Maragno, doveva essere soprattutto il giorno del dolore per la scomparsa del ragazzo e non di quelle che ha definito “sterili polemiche”.

“Sembra che il destino delle mura, per quanto prestigiose, conti di più della vita di un essere umano – ha detto il sindaco –  In questa tragedia quello su cui  dovremmo riflettere è sulla inettitudine di una società del 21° secolo che non è ancora in grado di dare una speranza ai nostri giovani e di difendere quelli più fragili, ma non per questo meno meritevoli di attenzioni – dichiara il primo cittadino –  Il mio pensiero di cordoglio va alla famiglia di quel giovane perché possa essere forte di fronte a questa immensa tragedia.