Stupro al terminal bus di Pescara: arrestato conferma rapporto sessuale ma nega violenza
PESCARA, 28 agosto – Ha risposto a tutte le domande del giudice, sostenendo la tesi del rapporto sessuale consensuale, il sessantunenne di origine senegalese, arrestato con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una donna di 39 anni. Una violenza che si sarebbe consumata il 25 agosto scorso, intorno alle 14, nei giardinetti che si trovano nei pressi del terminal bus di Pescara.
Il pm Rosangela Di Stefano, questa mattina, al temine dell’interrogatorio, ha chiesto la convalida degli arresti, mentre il legale dell’arrestato, Stefano Sassano, ha chiesto la scarcerazione del suo assistito e l’acquisizione delle immagini carpite dalle telecamere della zona, “per esaminare l’intero susseguirsi dei fatti e non soltanto l’atto finale – ha detto l’avvocato – e per verificare la coerenza degli spostamenti sulla base di quanto dichiarato dall’uomo”. Il gip Antonella Di Carlo si è riservato di decidere nelle prossime 48 ore.
Secondo la Procura, l’uomo avrebbe prima offerto del vino alla donna e poi, approfittando del suo stato di incoscienza, determinato anche dall’assunzione di psicofarmaci, per problemi per i quali la trentanovenne è in cura presso il Centro di salute mentale, l’avrebbe violentata.
“Il mio assistito ha confermato il rapporto sessuale, ma ha negato la violenza – ha rimarcato l’avvocato Sassano -. Inoltre ha risposto a tutte le domande del giudice, fornendo una versione caratterizzata da una scansione dei tempi coerente con i fatti”.