Stupro al terminal bus di Pescara: condannato a 4 anni e mezzo
PESCARA, 30 maggio – Condannato a quattro anni e sei mesi di reclusione, dal gup del tribunale di Pescara Nicola Colantonio, il senegalese di 61 anni, accusato di violenza sessuale e lesioni lievi, ai danni di una donna di 39 anni di Montesilvano, di cui abusò il 25 agosto scorso nei giardinetti del Terminal Bus di Pescara.
L’imputato era accusato anche di falso perché in possesso di un documento con un nome leggermente diverso rispetto al suo. Il gup ha riconosciuto alla vittima, che aveva chiesto un risarcimento di 50 mila euro dopo essersi costituita parte civile, una provvisionale di 5 mila euro. Le motivazioni saranno depositate tra 90 giorni. L’uomo fu bloccato mentre era allungato sulla donna, sotto gli occhi dei passeggeri in arrivo e in partenza.
Le persone che erano nel terminal intervennero per fermarlo, ma lui respinse affermando che si trattava della moglie. La donna stessa avrebbe raccontato ai poliziotti di essersi svegliata mentre l’uomo abusava di lei. Attraverso le immagini delle telecamere la polizia ricostruì l’accaduto. La difesa, rappresentata dall’avvocato Stefano Sassano, ha invece sostenuto che i due si conoscevano e che il rapporto sessuale fosse stato consenziente.