Sulmona, bullismo e omofobia al liceo Vico: tre studenti sospesi
SULMONA, 12 ottobre – Tre studenti del liceo Vico di Sulmona, di età compresa tra i 15 e i 16 anni, sono stati sospesi dal dirigente scolastico, per atteggiamenti omofobi nei confronti di un compagno di scuola. I tre, infatti, se la sarebbero presa col ragazzo, che va a scuola truccandosi e vestendosi da donna. L’episodio è avvenuto nei corridoi: il giovane è stato insultato e offeso ripetutamente il compagno.
A raccontare l’accaduto è il Collettivo Studentesco di Sulmona, che scrive:
“La scuola, che dovrebbe essere un luogo sereno, dove lo studente dovrebbe sentirsi a proprio agio e accettato, diventa un luogo in cui gli studenti vengono discriminati e giudicati. Dopo tante lotte ci troviamo ancora a dover combattere contro ogni tipo di discriminazione”.
Il Collettivo, in solidarietà al ragazzo, ha promosso per mercoledì 18 ottobre il #RainbowDay.
“In maniera simbolica tutti coloro che vorranno partecipare indosseranno qualcosa di arcobaleno o comunque molto colorato, che sia un capo di abbigliamento, un gioiello, un nastro per i capelli, qualsiasi cosa. Chiunque vorrà potrà inviarci la foto della cosa colorata che ha deciso di indossare, così potremmo fare un grande album dedicato a questa iniziativa”.
Gli studenti definiscono Sulmona come una città “resa viva da persone solidali, meravigliose, che non si fermano a giudicare qualcuno dal modo in cui si veste o si comporta”.
Sulla vicenda interviene anche l’Arcigay di Chieti:
“Fortunatamente questa volta, diversamente dalle tante, troppe volte in cui questi fatti passano sotto silenzio – afferma il presidente, Adelio Iezzi – la dirigenza scolastica ha preso dei provvedimenti e i responsabili hanno ricevuto una sospensione. Quello che ci preme sottolineare ed evidenziare, e per cui ci rammarichiamo sempre più, è la continua e costante presenza di bullismo nelle scuole, increscioso e spiacevole atteggiamento nei confronti delle minoranze, spesso sottovalutato e considerato come una ragazzata, come fase inevitabile per la quale si deve transitare alla stregua di un rito di iniziazione”.