Sulmona, minaccia la moglie di ucciderla con un machete: un arresto per maltrattamenti
SULMONA, 14 settembre – Per anni avrebbe subito i maltrattamenti e le minacce di morte del marito. Fino a quando, temendo per la propria vita e per quella delle due figlie minorenni, si è rivolta alla polizia per chiedere aiuto. E così al termine di un’accurata attività di indagine per l’uomo, un 43enne albanese residente a Reggio Emilia, è scattato l’arresto su ordinanza di custodia cautelare in carcere per maltrattamenti in famiglia e minaccia aggravata. Ad eseguire la misura, emessa dal gip del Tribunale di Sulmona su richiesta della locale Procura, gli agenti della squadra mobile della Questura di Reggio Emilia.
La donna si era rivolta alla polizia il primo settembre, raccontando agli agenti di aver paura per la propria incolumità e per quella delle due figlie di 13 e 14 anni. Una paura legata alle continue violenze del marito, violenze che dopo un breve soggiorno in Albania nel mese di agosto, durante il quale la donna nel timore di essere raggiunta dal coniuge aveva chiesto e ottenuto un provvedimento restrittivo nei suoi confronti da parte della magistratura albanese, le aveva spinte a non tornare a Reggio Emilia e a rifugiarsi presso dei parenti della donna a Sulmona.
A quel punto il marito, dopo aver scoperto dove si trovassero, le aveva raggiunte minacciando di ucciderle con un machete se non lo avessero seguito a Reggio Emilia. Ma non solo. Perché nei giorni successivi alla denuncia i familiari della donna avevano raccontato di aver saputo, da conoscenti residenti in Albania, che l’uomo si stava procurando una pistola per uccidere la moglie e la stessa sorella della donna aveva ricevuto sul telefono, tramite whatsapp, un video inviato dal cognato in cui lo stesso si procurava con un coltello delle incisioni su un braccio, minacciando apertamente di morte la moglie.
Una situazione che sarebbe potuta degenerare da un momento all’altro. Da qui l’emissione del provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo, notificato questa mattina dalpersonale della squadra mobile della Questura di Reggio Emilia che lo ha fermato mentre era in procinto di partire per Sulmona con all’interno dell’autovettura, oltre ai bagagli, un grosso coltello a scatto.
L’uomo è stato condotto in carcere mentre la donna e le due figlie sono attualmente in una struttura protetta.