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Teramo, 4 milioni di euro per gli appartamenti Ater danneggiati dal sisma

Teramo, 4 milioni di euro per gli appartamenti Ater danneggiati dal sisma

TERAMO, 28 novembre – Quattro milioni di euro per gli appartamenti Ater danneggiati dal sisma. Sono quelli assegnati all’ente con la firma, questa mattina, del primo atto di intesa sottoscritto dall’azienda con il presidente Luciano D’Alfonso, nella sua qualità di vice commissario alla ricostruzione, e che andranno a finanziare   la riparazione di 64 unità abitative nel comune di Teramo: 32 in via Giovanni XXIII 77 (per un milione e 100mila euro) e 32 in via Gelasio Adamoli 48 (per 2 milioni e 900mila euro).

La firma dell’atto è avvenuta questa mattina nel corso di una riunione in Regione, convocata dal presidente Luciano D’Alfonso e a cui hanno partecipato anche il direttore dell’Ufficio Speciale per la ricostruzione Marcello D’Alberto e i delegati delle amministrazioni comunali dei centri del cratere sismico.

Riunione nel corso della quale l’amministratore unico dell’Ater di Teramo  Armando Rampini ha comunicato come entro 10 giorni l’azienda trasmetterà alla Regione la pianificazione, con relativo cronoprogramma, dei lavori di riparazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica danneggiati dalle scosse di terremoto del 2016 e di quest’anno.

L’elenco riguarderà sia gli stabili che hanno subito ‘danni lievi’ (classificati, cioè, ‘B’), sia quelli per i quali è previsto l’abbattimento e la successiva ricostruzione.

Dai sopralluoghi condotti negli ultimi mesi, sono stati censiti 60 interventi negli stabili Ater della zona (per un totale di 750 appartamenti), per un importo complessivo di circa 70 milioni di euro, che saranno utilizzati anche per l’efficientamento energetico degli immobili.

Fondi già assegnati all’Abruzzo nel riparto della struttura commissariale per la ricostruzione, in base alla delibera della cabina di coordinamento del 10 agosto scorso.

“Il nostro obiettivo – ha spiegato il presidente D’Alfonso – è accelerare al massimo l’apertura dei cantieri, favorendo il rientro degli inquilini nelle loro abitazioni. Non vogliamo che nel Teramano si verifichi quanto accaduto con il terremoto dell’Aquila, dove gli alloggi Ater sono finiti in fondo alla scala di priorità della ricostruzione”.

 

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