Teramo, 7 incidenti mortali sul lavoro nel 2017. Domani manifestazione a Giulianova
TERAMO, 30 aprile – Non ci può essere lavoro senza sicurezza. E’ la rivendicazione che i sindacati porteranno nuovamente in piazza domani mattina, a Giulianova, in occasione del tradizionale corteo del Primo Maggio, gridando a gran voce come sia inaccettabile che ancora oggi si continui a morire sul lavoro.I dati sono drammatici: In Italia nel 2017 i morti sul lavoro sono stati 1.029, circa 3 al giorno. Solo nel primo trimestre del 2018 sono stati ben 212, con un aumento dell’11.6 per cento rispetto al 2017. Dati dai quali non sfugge nemmeno l’Abruzzo, che nel 2017 ha fatto registrare 54 incidenti mortali compresi quelli in itinere (di ci 42 sul luogo di lavoro). Sette, considerando solo quelli sul luogo di lavoro, gli infortuni mortali in provincia di Teramo. Per quanto riguarda invece le denunce per infortuni sul lavoro, nel 2017 sono state in Abruzzo 4.299 di cui 3.395 nel teramano.
“Non è un problema solo di numeri – commenta Fabio Benintendi, della Cisl – Dietro ogni numero ci sono uomini e donne, famiglie che si ritrovano senza un familiare e spesso anche con problemi economici legati al venir meno della fonte di reddito. Per questo sul tema della sicurezza è necessario coinvolgere tutte le istituzioni. I temi sono tanti. In questa provincia dove ci sono pe lo più piccole e medie aziende diventa spesso difficile investire sulla formazione. Senza considerare l’incidenza dei contratti a tempo determinato, che rappresenta un altro ostacolo agli investimenti sulla formazione del personale”.
Incidenti che spesso, proprio a fronte dello spostamento in avanti dell’età lavorativa, interessano non solo i giovani ma soprattutto gli ultracinquantenni, che spesso rientrano a lavorare dopo un periodo forzato di ammortizzatori sociali e si ritrovano a lavorare sulle linee di produzione senza alcuna riqualificazione e magari al lavoro con macchine vetuste.
“E’ vero che una grossa ferra di infortuni sono in qualche modo legati alla crisi – sottolinea Emidio Angelini, della Uil – Nel momento in cui c’è una leggera ripresa la persona che era in cig, e che per anni magari era rimasto inattivo, viene ributtata in linea senza alcun passaggio che lo aiuti a riadattarsi. Penso che anche in questo senso vada fatta della formazione. Speriamo che si riesca a far capire, anche con la manifestazione di domani, che il lavoro è dignità se si riesce a tutelare la sicurezza.”
Non a caso il tema della manifestazione unitaria che si svolgerà domani a Giulianova sarà proprio quello della “Sicurezza: il cuore del Lavoro”. L’appuntamento è per le 9.30 con il raduno dei lavoratori in piazza Matteotti. Alle 10 partirà il corteo per le vie del centro, con la partecipazione della banda musicale Città di Ancarano e con la posa della corona di fiori sulla lapide dei proletari caduti in guerra. A chiudere la manifestazione l’intervento di Nino Baseotto, segretario nazionale della Cgil.
“Nella costruzione dei posti di lavoro bisogna partire dalla sicurezza – commenta Giovanni Timoteo della Cgil – Per questo stiamo rimettendo al centro dell’attenzione la questione della formazione e dell’informazione. C’è bisogno di un senso di comunità, della volontà comune di far sicurezza. Questa è una provincia frammentata dal punto di vista economico, sociale e politico. Si può ripartire da qui? Si, noi pensiamo si possa ripartire proprio dalla sicurezza sul lavoro”.