Teramo, Acs presenta il progetto di rilancio del teatro comunale. Polemica con la Primo Riccitelli
TERAMO, 12 aprile – L’obiettivo, secondo l’Acs (Abruzzo circuito spettacolo) non è solo quello di programmare le stagioni di prosa, musica, festival vari, ma quello di riqualificare e rilanciare un bene prezioso della città come il Teatro Comunale, che, come dichiarato dal direttore Eleonora Coccagna, “vuol tornare ad essere un centro propulsore della cultura e della vita sociale della città”. Un obiettivo che il progetto “Teatro al centro della città” vuol raggiungere con il coinvolgimento di tutta la cittadinanza.
Ad illustrare quello che sarà il futuro del Comunale il presidente di Acs (che si è aggiudicato la gestione per 12 anni del Teatro) Federico Fiorenza e il direttore artistico Eleonora Coccagna che questa mattina, con una conferenza stampa, hanno mostrato anche lo stato di “degrado ed abbandono in cui versa una parte dello stabile“.
“Nel corso dei sopralluoghi che abbiamo effettuato abbiamo scoperto meandri nascosti, potenzialità mai sfruttate ma anche vere e proprie situazioni di degrado – ha detto Eleonora Coccagna – Noi è da qui che vogliamo ripartire, con un progetto di rilancio e riqualificazione del teatro con i cittadini consapevoli che chi acquisterà un biglietto o un abbonamento contribuirà a questo rilancio”.
Le entrate, dunque, saranno utilizzate per riqualificare lo stabile, con presidente e direttore di Acs che sono intervenuti anche sulla stagione di prosa della Riccitelli, che sarà presentata domani, lasciando la porta aperta ad una collaborazione ma chiarendo che non ci saranno due diverse stagioni di prosa.
“Abbiamo chiesto la collaborazione l’abbiamo avuta da tutti gli enti del territorio tranne la Riccitelli – ha sottolineato Eleonora Coccagna – Ci siamo seduti con le associazioni, abbiamo deciso insieme le collaborazioni sulle attività e sulle produzioni da ospitare nel teatro. Abbiamo mandato anche una Pec alla Riccitelli per collaborare ma non abbiamo avuto risposta. Non ci saranno due stagioni, il fatto che si possa ampliare questa stagione è una proposta sempre aperta, ovviamente nei termini possibili”.
Immediata la replica della Riccitelli, che dopo aver sottolineato come la richiesta di collaborazione sia arrivata solo dopo che l’Acs, il 23 marzo, aveva presentato “alla stampa la sua Stagione di Prosa aprendo la conferenza con la dichiarazione che a Teramo non ci sarebbe stato posto per due Stagioni di Prosa ma solo per la loro“, dichiara come ci sia stato in realtà un incontro tra il consigliere del cda della Riccitelli Leandro Di Donato e Acs. Incontro dal quale sarebbe emersa una proposta di collaborazione “confusa e di difficile realizzazione“.
“Se il Teatro Comunale di Teramo appartiene alla città, la Riccitelli, come ogni altra istituzione o associazione, non può averne precluso l’utilizzo – dichiara la Riccitelli – Se la cultura, l’arte, il teatro, sono non soltanto un patrimonio individuale e collettivo ma sinonimi di pensiero libero, di rispetto, di formazione e rafforzamento di senso civico e di educazione, di tolleranza, di libertà, allora nessuno dica a nessuno cosa può e soprattutto cosa non può fare. Ci si può lecitamente chiedere: con quale diritto, con quale arroganza, ci si attribuisce il potere di tali decisioni?”