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Teramo, carabiniere aggredito durante partita di calcio: al via il processo

Teramo, carabiniere aggredito durante partita di calcio: al via il processo

TERAMO, 6 novembre – Si è aperto questa mattina, con l’audizione dei testi citati dalla Procura, il processo a carico dei cinque ultras del Teramo calcio finiti davanti al giudice per alcuni tafferugli avvenuti in occasione della partita di calcio Teramo-Riccione del 25 aprile 2012. Tafferugli nel quale un carabiniere venne colpito al volto con un pugno e per i quali i cinque ultras, all’epoca, furono raggiunti da un Daspo.

Tra i testi ascoltati questa mattina davanti al giudice Flavio Conciatori, alcuni rappresentati delle forze dell’ordine tra cui un agente della Digos che ha ricostruito i fatti ricordando come all’epoca si arrivò all’identificazione dei responsabili grazie ai filmati delle telecamere a circuito chiuso.

Quel giorno, a scaldare gli animi, fu il tentativo di alcuni tifosi di introdurre allo stadio uno striscione  non autorizzato in quanto privo di carattere sportivo. Secondo quanto ricostruito nel capo di imputazione, infatti, a fronte del diniego da parte dei Carabinieri a far entrare lo striscione, uno degli imputati, Lorenzo Di Dionisio, avrebbe iniziato a gridare per attirare l’attenzione dei compagni. A quel punto sarebbe stato raggiunto da altri ultras che avrebbero accerchiato il maresciallo, con Di Dionisio che dopo avergli strappato di mano lo striscione avrebbe ingaggiato una colluttazione con il militare sferrandogli un pugno sul viso.

Nel corso dello scontro gli ultras avrebbero anche danneggiato un’auto di servizio. Da qui la contestazione al giovane di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento, di cui risponde in concorso con Francesco Salvi. A Di Dionisio vengono inoltre contestate le lesioni personali aggravate nei confronti del maresciallo.

Nello stesso fascicolo sono poi finiti a processo anche altri tre ultras: Ubaldo Pierannunzio, al quale viene contestato il lancio di materiale pericoloso, scavalcamento e invasione di campo in occasione di manifestazioni sportive, per aver lanciato in campo, durante la partita, una bottiglietta d’acqua e per aver scavalcato la recinzione invadendo il terreno di gioco,  Fabio Graziani e Valerio Di Domenico ai quali viene contestata solo l’invasione di campo.

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