Teramo, Cavallari affossa ogni ipotesi di accordo col Pd: “La mia candidatura resta ferma”
TERAMO, 23 marzo – Se Renzo Di Sabatino, declinando la sua candidatura, aveva invitato i due candidati sindaci Giovanni Cavallari e Gianguido D’Alberto, entrambi ex Pd ed entrambi pronti a lanciarsi in esperienze civiche, a fare una sintesi per riunire il centrosinistra, a bocciare ogni ipotesi di accordo è lo stesso Cavallari per il quale “nulla è cambiato rispetto all’incontro che avevo avuto con lui già qualche giorno fa”.
Cavallari, scottato dalla precedente esperienza all’interno del Pd, chiude la porta in faccia agli ex compagni di avventura e va avanti per la sua strada.
“La mia candidatura resta ferma – scrive Cavallari in una nota – una candidatura al di fuori dei partiti, che si posiziona in un’area moderata e trasversale, con l’unico obiettivo di contribuire al rilancio della nostra bella città.Inoltre, mi preme rilevare, proprio nella giornata in cui si insedia a Roma il nuovo Parlamento, che su quegli scranni, purtroppo ancora una volta, non sarà seduto nessun teramano e che questa città continua così ad essere oggetto di scelte politiche dettate da ‘forestieri’.
Una situazione in cui per Cavallari Teramo deve ritrovare la sua dignità e la sua centralità di ‘capoluogo’ di provincia e questo proprio partendo dal rinnovamento della classe dirigente. Una classe dirigente che, per Cavallari, deve necessariamente essere “legata al tessuto cittadino, alle sue esigenze per lo sviluppo delle economie locali e all’attenzione per le tante emergenze sociali, in questi ultimi anni perse di vista da tutte le parti politiche“.
“Questo mi viene testimoniato ogni giorno dai sostenitori della mia candidatura e dai tanti cittadini che quotidianamente mi dimostrano vicinanza, entusiasmo e affetto – conclude Cavallari – dandomi una grande forza e una particolare motivazione per affrontare con la massima energia e determinazione questo importante impegno”.