Teramo, chiede il riconoscimento dell’attività lavorativa svolta e si ritrova a processo per truffa
TERAMO, 9 novembre – Si era rivolto alla direzione territoriale del lavoro e all’Inps per vedersi riconoscere le differenze retributive e i contributi da parte di un’azienda nella quale aveva lavorato per un periodo come amministrativo senza essere regolarmente assunto. Ma quando i due enti hanno avviato gli accertamenti del caso si sono accorti che l’uomo percepiva una pensione per inabilità assoluta al lavoro. Pensione che avrebbe continuato a percepire anche in quei due anni in cui aveva lavorato per l’azienda in questione. E così un 77enne teramano è finito a processo per truffa ai danni dell’Istituto nazionale di previdenza sociale.
Processo attualmente in corso davanti al giudice Antonio Converti e nel corso del quale, questa mattina, sono saliti sul banco dei testimoni un ispettore della Dtl, la nuora dell’imputato, l’ex datore di lavoro. Ex datore che in aula ha riferito come l’uomo avesse lavorato in azienda per un periodo con un contratto di collaborazione, “non potendo essere assunto perché pensionato”.
I fatti contestati all’uomo risalgono ad un periodo compreso tra dicembre 2011 e dicembre 2013, quando l’uomo, secondo quanto contestato nel capo di imputazione, svolgendo attività lavorativa seppure pensionato per inabilità totale al lavoro, “con artifizi e raggiri costituenti nel non comunicare all’amministrazione dell’Inps le prestazioni lavorative svolte presso la predetta ditta, induceva in errore l’Inps di Teramo continuando a percepire la predetta pensione”, incassando così indebitamente una somma di 10. 262 euro.
Dopo l’audizione dei testi odierni il processo è stato rinviato ad aprile.