Teramo, cocaina dal Perù: condanne per oltre 30 anni di carcere
TERAMO, 13 novembre – E’ con condanne per complessivi 31 anni e 4 mesi di carcere che si è concluso, questo pomeriggio, il processo con rito abbreviato che vedeva davanti al gup Marco Procaccini due marchigiani ed una colombiana accusati di aver messo su un vero e proprio traffico internazionale di cocaina dal Perù. Cocaina purissima che, secondo l’accusa, avrebbero fatto arrivare in Italia attraverso corrieri teramani appositamente arruolati per destinarla al mercato della costa teramana e marchigiana.
A finire davanti al giudice Giampaolo Brandi, condannato a 13 anni e 4 mesi, Stefano Re, condannato a 10 anni e Sandra Liliana Soto condannata ad 8 anni. Il pm titolare del fascicolo, il sostituto Andrea De Feis, aveva chiesto la condanna a 11 anni ed 8 mesi per Brandi (attualmente detenuto in carcere), a 10 anni per Re (attualmente al regime dei domiciliari) e a 6 anni per Soto.
Le indagini che avevano portato i tre a processo erano scattate dopo l’arresto, nell’ottobre del 2016, di un 35enne di Civitella Del Tronto all’aeroporto di Fiumicino con 4 chili e 200 grammi di cocaina purissima nascosti in una valigia dopo un viaggio in Perù (fatto per il quale il 35enne ha già patteggiato una pena a 4 anni e 6 mesi davanti al Tribunale di Civitavecchia).
Proprio partendo dall’arresto di quello che si era poi rivelato essere un semplice corriere la mobile aveva scoperto come i tre imputati odierni avessero messo su un vero e proprio traffico di cocaina, organizzando l’acquisto di stupefacente e pagando il viaggio al corriere affinché riportasse in Italia la droga che loro stessi avevano pagato attraverso un sistema di money transfer. Da qui l’arresto, a febbraio, dei due uomini e l’emissione di un’ordinanza di obbligo di dimora a San Benedetto (Ascoli Piceno) per la donna e la condanna odierna di tutti e tre gli imputati.