Teramo, costringeva madre e figlia a rapporti sessuali in cambio di eroina: al via il processo
TERAMO, 11 gennaio – Per anni, secondo l’accusa, avrebbe abusato prima della mamma e poi della figlia. Due donne sole, in balia della droga, dalle quali avrebbe preteso rapporti sessuali in cambio delle dosi di eroina. Un’accusa che è costata ad un 65enne residente nel teramano il processo per spaccio e violenza sessuale, con la prima udienza che si è tenuta questo pomeriggio a Teramo davanti ai giudici del collegio (presidente Flavio Conciatori, a latere Lorenzo Prudenzano ed Enrico Pompei). Dopo l’ammissione dei mezzi di prova il processo è stato rinviato al prossimo 4 maggio, quando saranno ascoltati i primi testi.
La più giovane delle due vittime si è costituita parte civile .
L’inchiesta che ha portato l’uomo a processo era nata nell’ambito di alcune indagini dei Carabinieri su un giro di droga. Indagini nel corso delle quali i militari, dopo aver notato la ragazza entrare ed uscire quotidianamente dall’abitazione dell’uomo, l’avevano fermata per un controllo trovandole una dose di eroina nella borsa.
Ed è proprio ai Carabinieri che la giovane aveva raccontato per la prima volta il suo calvario, ammettendo di far uso da anni di eroina e sostenendo come il suo spacciatore la obbligasse ad avere rapporti sessuali in cambio della droga. Un calvario iniziato, secondo la ragazza, quando lei era appena 17enne, e al quale prima di lei era sottostata anche la madre, anche quest’ultima tossicodipendente.
Accuse che avevano portato all’apertura di un fascicolo a carico dell’uomo a firma del pm Greta Aloisi, con le due donne che erano state ascoltate anche nel corso di un incidente probatorio nel corso del quale avevano ribadito le proprie accuse nei confronti dell’uomo. E così nei mesi scorsi la Procura, dopo aver chiuso le indagini, aveva chiesto il rinvio a giudizio dell’uomo.
Oggi l’apertura del processo.