Teramo, D’Alberto: “Abbiamo intercettato la voglia di cambiamento”
TERAMO, 25 giugno – Il nuovo corso di Teramo ha l’entusiasmo pacato di un giovane sindaco capace di scelte radicali, di mettersi in gioco per correre in salita e, alla fine, di portare la nave in posto controvento. Perchè dalla grande marea che ha travolto il centrosinistra il comune di Teramo viene fuori come un unicum, grazie al progetto civico di Gianguido D’Alberto che alla fine si è rivelato un ombrello per una coalizione che pure qualche problema di messa in moto lo ha avuto.
Il più giovane sindaco della storia del capoluogo aprutino nasce Pd, cresce civico, si fa le ossa con un’opposizione costante e attenta che diventa una cambiale che alla fine, anche di fronto al nuovo corso al governo gli elettori scelgono di onorare.
Toni sempre pacati e competenza sono le cifre che D’Alberto sceglie per animare il suo civismo, apre le porte a un Pd che vive un momento non facile e, sotto la linea del totale, l’incontro porterà a un’inattesa somma vicente. Nessuno lo avrebbe mai detto, alcuni ci hanno scommesso: i voti alla persona, oltre che alle liste ggi dicono che gli alcuni hanno avuto ragione.
“È accaduto qualcosa di straordinario, miracoloso, insieme possiamo scrivere una storia diversa per Teramo. – dice a caldo D’Alberto – In questa grande avventura abbiamo intercettato la grande voglia di cambamento, dobbiamo ammettere che c’erano tante persone che non ci credevano, tutti insieme con entusiasmo cambieremo questa città, dobbiamo cominciare a lavorare sulle tantssime emergeze, sarà tutta un’altra storia con una classe dirigente molto giovane”.