Teramo, diminuisce l’occupazione a tempo indeterminato. Al via i congressi della Cgil
TERAMO, 24 settembre – Se nel 2017 ad essere assunto a tempo indeterminato era in media un lavoratore ogni 5, nel 2017 la forbice si allarga ad uno ogni 6, a conferma di una crisi che non sembra arrestarsi e di un lavoro sempre più precario a dispetto degli obiettivi che le varie riforme che si sono succedute negli anni avrebbero dovuto raggiungere. A snocciolare i dati, che arrivano dai centri per l’impiego, il segretario provinciale della Cgil Giovanni Timoteo che questa mattina, insieme ai segretari della Fiom Mirko D’Ignazio, della Fillea Silvio Amicucci, della Flc Adolfo Braga, della Fp Pancrazio Cordone, della Flai Franco Di Ventura e della Filt Aurelio D’Eugenio, ha presentato i congressi di categoria che partiranno il prossimo 28 settembre con i bancari per concludersi il 22 e 23 ottobre con il congresso provinciale.
Congressi che ripartono dal territorio, per ascoltarne problemi e necessità e valorizzarne le ricchezze, e che si svolgeranno nelle aree interne, in quelle colpite dal sisma e dalla crisi industriale, come la Val Vibrata, mettendo al centro l’ascolto delle problematiche e la rinascita delle comunità.
“L’obiettivo che ci siamo prefissati è quello di riportare al centro del confronto le tante questioni che affliggono il nostro tempo, proprio a partire dai temi del lavoro e della convivenza – sottolinea il segretario provinciale della Cgil, Giovanni Timoteo – In questa fase di grandi incertezze che colpiscono la nostra provincia e l’intero paese crediamo sia fondamentale ridare fiducia e speranza al mondo del lavoro, ai cittadini ed ai giovani favorendo, in particolare, un confronto aperto e diffuso proprio sul territorio che faccia emergere problemi e fragilità, ma anche opportunità e chiavi di svolta che, tutti assieme, dobbiamo saper cogliere per dare slancio alla ripartenza di questo comprensorio”.
Non a caso il tema scelto dalla Cgil per il 18° congresso nazionale, che si svolgerà a Bari dal 22 al 25 gennaio 2019, è proprio “Il Lavoro è”.
“Per noi questa tematica è fondamentale, perché il lavoro è uguaglianza, sviluppo, diritti e cittadinanza, solidarietà e democrazia – dichiara Timoteo – per questo abbiamo deciso di sviluppare questo importante percorso svolgendo i congressi di tutte le categorie sindacali non nella nostra sede, ma appunto sul territorio, andando ad incontrare le zone interne, quelle del cratere duramente colpite dal sisma, ma che racchiudono anche grandi potenzialità, come appunto il Parco del Gran Sasso e dei Monti della Laga che, secondo noi, è un simbolo importante di ripartenza delle aree montane, e le aree della Val Vibrata, un tempo motore produttivo della nostra provincia, e che oggi vivono una pesante crisi industriale. Insomma, l’obiettivo è ascoltare il territorio cogliendone fragilità e potenzialità, raccoglierne i bisogni così da poterli riportare ai tavoli di confronto provinciali e regionali. Anche per questo motivo abbiamo scritto a tutti i sindaci e gli amministratori dei comuni interessati per chiedere loro di venire a portare un saluto sì, ma anche per raccontarci il proprio comprensorio, le sue problematiche e le sue ricchezze”.
Questo, nel dettaglio, il calendario dei congressi provinciali divisi per categoria (ove non segnalati si svolgeranno presso i vari municipi): 28 ottobre, sede provinciale della Cgil a Teramo, Fisac (assicurazione e credito); 29 settembre, Fano Adriano, Slc (lavoratori della comunicazione); 30 settembre, Tossicia, Filt (trasporti); 1 ottobre, Controguerra, Fiom (metallurgici); 2 ottobre, Castelli, Flc (lavoratori della conoscenza); 3 ottobre, Nerito, Flai (agroIndustria); 4 ottobre, Civitella del Tronto, Filctem (chimica, tessile, energia, manifatture); 5 ottobre, sede del Parco a Isola del Gran Sasso, Fp (funzione pubblica); 5 ottobre, Colledara, Fillea (lavoratori legno ed affini); 8 ottobre, Teramo, Filcams (lavoratori, commercio, turismo e servizi); 9 ottobre, Montorio al Vomano, Spi (pensionati); 22 e 23 ottobre, Università di Teramo, congresso provinciale.
“Come abbiamo sottolineato agli amministratori locali con questa scelta vogliamo, non solo rinnovare la vicinanza della Cgil ai lavoratori e alle popolazioni colpite, ma indendiamo altresì offrire la nostra disponibilità ed il nostro fattivo impegno, come sindacato, a sostenerli in un percorso che, oltre alla ricostruzione industriale ed al rilancio occupazionale, punti a garantire la ricomposizione e la rinascita delle varie comunità – conclude Timoteo – L’immagine che vogliamo dare al territorio è infatti quella di una comunità che si rimette in cammino, che punta a valorizzare esperienze e ricchezze del territorio, a dare un impulso forte alla sua rinascita”.