Teramo, i genitori chiedono chiarimenti sull’indice di vulnerabilità sismica della Noé Lucidi
TERAMO, 26 ottobre – Il nuovo indice sismico della Noè Lucidi, più basso, nonostante i lavori, di quello reso noto a luglio dall’amministrazione comunale, continua a far discutere. A puntare nuovamente i riflettori sulla situazione di incertezza relativa alla sicurezza delle scuole il comitato genitori “Progettiamo bimbi in sicurezza”, che chiede al sindaco spiegazioni su quanto sta accadendo e su quanto accaduto.
“Il sindaco Maurizio Brucchi ha dichiarato che il ricalcolo dell’indice di vulnerabilità della Noè Lucidi si è reso necessario in quanto sono stati effettuati ulteriori lavori di ‘miglioramento sismico’ successivi a quelli già effettuati sulla base del progetto di ‘adeguamento sismico’ del 2011 – scrive il comitato – Nel progetto del 2011 si otteneva un indice finale post-operam di circa 0.65 (inferiore a 1.00 per cui non si trattava di adeguamento). Oggi con grande ritardo rispetto alle promesse che il sindaco aveva fatto a questo comitato sui tempi di riconsegna del nuovo indice, ci viene comunicato un valore di circa 0.62, inferiore al precedente”
Una situazione a fronte della quale, per i genitori, o i lavori effettuati di recente non hanno prodotto nessun miglioramento ma addirittura un peggioramento della sicurezza in termini di vulnerabilità rendendo l’edificio meno ‘sicuro’ di prima, o al contrario non era corretto l’indice precedente.
“In ambedue i casi ci si domanda se vi siano responsabilità da parte dell’amministrazione comunale, dei tecnici incaricati che sono intervenuti nei due progetti temporalmente successivi e degli organi di controllo – concludono i genitori – A cosa sono serviti i lavori successivi al primo indice e di conseguenza i finanziamenti di ‘denaro pubblico’ utilizzati dal terremoto del 24 agosto in poi, se allo stato attuale la scuola risulta essere meno sicura di prima?
Attendiamo una risposta ufficiale da parte dell’amministrazione comunale ed in particolare dal Sindaco Maurizio Brucchi”.