TERAMO, 20 dicembre – Il consiglio comunale di Teramo mette una pietra tombale sul progetto di una funivia di collegamento tra il centro cittadino e l’Università di Teramo. Una bocciatura scontata, con la maggioranza che ha puntato il dito contro la mancanza di concertazione con la città, ma soprattutto uno smacco al rettore Luciano D’Amico, che sul progetto aveva spinto fin dall’inizio, e al presidente della Regione Luciano D’Alfonso,  al quale viene chiesto di cancellare il progetto dal Masterplan per destinare altrove, magari ad un nuovo polo scolastico, i quasi dieci milioni di euro previsti per la realizzazione dell’opera. Sempre che adesso, quei fondi, restino sul teramano.

Perché se il sindaco Maurizio Brucchi sembra ottimista rispetto ad un reimpiego diverso, sul territorio, di quegli stessi fondi, sono in tanti ad adombrare la possibilità che quelle risorse possano adesso essere dirottate altrove.  Intanto, la bocciatura a maggioranza del progetto della funivia (con 14 voti) ha suscitato reazioni sdegnate da parte delle opposizioni consiliari. Tra gli interventi più duri quello del capogruppo Pd Gianguido D’Alberto.

“L’ordine del giorno della maggioranza di spostare queste risorse su un polo scolastico,  quando si sa benissimo che le linee di finanziamento per l’ edilizia scolastica sono altre, serve solo a pulirsi la coscienza per quello che questa maggioranza non ha fatto nel 2009 per i progetti non presentati, per i finanziamenti non intercettati – ha detto D’Alberto – Un’amnmninistrazione assente di programmazione sulle scuole che oggi cerca di mascherare la sua inefficienza”.

Nel corso del consiglio sono stati bocciati anche l’ordine del giorno presentato dal M5S che chiedeva un referendum sul progetto e quello presentato dal Pd che chiedeva di congelare il progetto e riaprire la discussione sull’opera con Regione ed Università.