TERAMO, 28 novembre –  Nessuna ipotesi di dimissioni per il rettore dell’Ateneo teramano Luciano D’Amico. Ad assicurarlo, questa mattina, a margine di una conferenza stampa all’Aquila, il pro rettore vicario Dino Mastrocola, che in merito all’ultima inchiesta della Procura, che vede indagato D’Amico per percezione indebita di erogazioni dello stato e peculato, ha sottolineato come non ci sia alcun impedimento per quest’utimo nel continuare a svolgere l’attività di rettore.

“Ogni approfondimento alle questioni quotidiane dell’Università è benvenuto – ha detto – Penso che il professor D’Amico, e non devo essere io a dirlo, avrà l’occasione di chiarire qualunque tipo di accusa, com’è già stato fatto a diversi livelli, attraverso l’Avvocatura dello Stato e anche la Corte dei conti”.

Sull’iter di un’eventuale restituzione dei fondi percepiti, nel caso in cui le accuse contestate al Rettore fossero confermate in un processo, Mastrocola ha sottolineato come si tratti di una questione da verificare:

“Non lo so dire, sarà una questione da verificare. È stata notificata la fine delle indagini, è tutto da fare”.

Rispondendo alle domande dei cronisti il pro rettore ha voluto sottolineare come negli ultimi 5 anni sotto la guida di D’Amico, “l’Università ha fatto passi eccezionali: abbiamo aumentato gli iscritti, aumentato gli addetti, sono state ridotte le sedi e messe in atto iniziative impressionanti per gli studenti. Direi che possiamo vivere con orgoglio quello che abbiamo fatto e non abbiamo paura di scoprire nessuna carta. Spero che le indagini vadano avanti per dimostrare la nostra assoluta trasparenza e linearità”.