TERAMO, 24 ottobre – A distanza di oltre un mese dalla riapertura dell’anno scolastico il Comune di Teramo rende noti anche gli ultimi due indici di vulnerabilità: il primo è quello della Michelessi, che mancava ancora all’appello a causa della necessità di sostituire uno dei tecnici impegnati nelle verifiche (che aveva dovuto lasciare l’incarico per questioni personali), destinato ad alimentare le preoccupazioni dei genitori. L’indice assegnato all’edificio, infatti, si ferma allo 0,284.

Decisamente migliore, invece, la situazione della Noè Lucidi, dove i controlli hanno restituito uno 0,617.

“In questo secondo caso, il dato era sostanzialmente già noto, ma si è ritenuto doverlo verificare nuovamente, dopo i recenti interventi condotti nell’immobile – scrive il Comune – Per quanto riguarda la Michelessi, invece, il ritardo è stato causato dal ritiro per motivi personali del tecnico inizialmente incaricato, situazione che ha determinato lo slittamento dei tempi”.

I dati arrivano ad oltre un  anno dalle prime scosse di terremoto e ad  un mese dalla riapertura dell’anno scolastico, che aveva visto la riapertura di tutte le scuole ad eccezione della Fornaci-Cona. E questo dopo che le verifiche in Lc3 effettuate sulle sei scuole con un indice di vulnerabilità sismica  inizialmente sotto lo 0,2 avevano consegnato indici migliorati.

“A questo punto, completato il quadro, si può continuare nell’attività di programmazione degli interventi sulle scuole finalizzati agli adeguamenti sismici, così come previsto dal Commissario straordinario Errani – continua il Comune – e  la questione relativa alle scuole e alla loro sicurezza sarà messa all’ordine del giorno della visita a Teramo, annunciata per giovedì prossimo ma non ancora confermata, del neo commissario Paola De Micheli”.