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Teramo, consegnati ai parlamentari teramani gli emendamenti della Provincia al Decreto Sisma

Teramo, consegnati ai parlamentari teramani gli emendamenti della Provincia al Decreto Sisma

TERAMO, 7 marzo – Mentre in parlamento inizia l’iter per la modifica del decreto sisma la Provincia di Teramo affida i relativi emendamenti ai parlamentari Tommaso Ginoble, Giulio Sottanelli e Paolo Tancredi, che avranno adesso il compito di presentarli alla commissione ambiente,  dove il provvedimento è in discussione.  Commissione che deciderà quali proposte potranno essere dichiarate ammissibili.

Sul tavolo l’estensione di una serie di provvedimenti già previsti per i comuni del cratere del sisma anche ai territori dei comuni colpiti dagli eccezionali fenomeni metereologici;  l’estensione del ‘cratere’ propriamente detto anche ai comuni di Isola del Gran Sasso, Colledara, Castel Castagna, Fano Adriano, Pietracamela, Basciano, Penna Sant’Andrea (sono già nel cratere Rocca Santa Maria, Valle Castellana, Cortino, Crognaleto, Montorio);  l’eliminazione delle limitazioni attualmente previste per il capoluogo dal decreto sisma; l’estensione dei provvedimenti previsti per il sisma anche ai territori con movimenti franosi da dissesto.

“Una serie di provvedimenti ragionati, frutto di giorni di lavoro, insieme agli uffici legislativi dell’ente, dell’Upi e dell’Anci – spiega il presidente Renzo Di Sabatino – nulla di più e nulla di meno di quello che serve non solo per ricostruire il danno materiale ma anche per sostenere le economie locali in ginocchio, per frenare lo spopolamento, per darci una speranza. Siamo andati ad integrare il Decreto laddove a nostro avviso era carente o ad aggiungere dove non contemplava misure. Un lavoro circostanziato perché, dopo la imponente manifestazione di Roma, in Parlamento, saremo misurati, giudicati e mi auguro approvati, sulla qualità e fattibilità delle proposte. Non ci dimentichiamo che andranno trovate importanti coperture finanziarie e che il nostro percorso di lobbisti del territorio è appena iniziato. Dovremo monitorare ogni passaggio ed essere pronti a costruire alternative laddove non abbiamo risposte adeguate”.

Fra gli emendamenti   presentati quelli relativi all’estensione delle disposizione del decreto sisma anche agli immobili e alle strade danneggiati dalla neve e dalle frane; il contributo fino ad un massimo di 10 mila euro anche agli immobili lesionati ma non inagibili; al sostegno economico alle fasce deboli (Isee fino a 12 mila euro) residenti da almeno un anno nei territori danneggiati; al sostegno alle imprese danneggiate, anche quelle fuori dai Comuni del cratere, con il riconoscimento del ‘lucro cessante’;  ad una serie di provvedimenti a favore degli enti locali, Comuni e province, e fra questi quelli che consentirebbero di recuperare il minor gettito dei tributi, i tagli operati dal Governo (contributi alla finanza pubblica); alle richieste mirate a raggiungere la sicurezza sismica nelle scuole; a prorogare gli  ammortizzatori sociali in deroga anche fuori dal cratere e in maniera retroattiva; a sostenere l’Università di Teramo (quale leva per contenere l’eventuale perdita di iscritti nei prossimi anni).

 

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