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Teramo, l’assessore alla cultura sbatte la porta e si dimette

Teramo, l’assessore alla cultura sbatte la porta e si dimette

TERAMO, 24 ottobre – L’assessore alla Cultura del Comune di Teramo, Marco Chiarini, si è dimesso. Questa mattina, con una nota dai toni duri ma mai sopra le righe, ha rimesso il mandato. Le dimissioni sono state subito congelate dal sindaco Brucchi, che gli ha chiesto di ripensarci. Il passo di Chiarini, in un clima di continua negazione delle debolezze di una maggioranza in preda a personalismi sempre più spinti, rappresenta la certificazione delle difficoltà dell’amministrazione teramana.

“Non sono un politico, sono un regista, un tecnico che, accettando l’incarico, si è messo al servizio della propria città e per lo stesso motivo sento ora di dover lasciare – scrive Chiarini in una nota -. Sono amareggiato, ma nonostante il successo degli Stati Generali della Cultura, mi ritrovo nuovamente schiacciato in un meccanismo amministrativo che non facilita il raggiungimento dei miei obiettivi di assessore”.

Parole, quelle di Chiarini, che suonano come un duro atto di accusa nei confronti della maggioranza.  Perché il regista assessore, nella mail inviata al sindaco, punta il dito proprio contro la rissosa maggioranza che sta rendendo sempre più probabile una fine anticipata di questo secondo mandato del sindaco Brucchi. Tanto che in riferimento alle motivazioni che lo hanno spinto ad assumere questa decisione Chiarini scrive:

“Tra tutte mi riferisco all’inconcepibile, per me, situazione di scontri e attacchi interni alla maggioranza che hanno minato periodicamente le mie certezze, il mio modo di intendere il mandato e il rapporto con i colleghi del consiglio comunale”.

Scontri e attacchi che lo hanno spinto ad abbandonare la nave.  O almeno questa sarebbe la sua intenzione, visto che il sindaco Brucchi ne ha congelato le dimissioni chiedendogli di ripensarci.

“Questa mattina ho ricevuto la lettera di dimissioni dell’Assessore Marco Chiarini – scrive Brucchi in una nota – Comprendo le motivazioni e capisco le considerazioni che hanno dettato il gesto. So bene che fare l’amministratore, in questa speciale congiuntura, è oltremodo difficile, soprattutto per le ragioni di natura economica che spesso limitano le prospettive, ma anche per la pressione mediatica e politica che inevitabilmente fa sentire il suo peso. Rilevo, però, la bontà del lavoro svolto dall’assessore fino ad oggi, apprezzandone ispirazioni e risultati”.

Da qui la richiesta di ripensarci:

“Per queste ragioni, ho contattato immediatamente Marco Chiarini, chiedendogli di sospendere la sua decisione e prendersi una pausa di riflessione – conclude il sindaco – Lo stesso ha accolto con disponibilità la mia richiesta, concedendosi pertanto alcuni giorni di riflessione, al termine dei quali scioglierà i dubbi e comunicherà la decisione definitiva”.

 

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