Teramo, ritardi nella ricostruzione: la Filca Cisl chiede di potenziare le centrali uniche d’appalto
TERAMO, 27 settembre – “I cantieri degli aggregati post sisma 2009, nella provincia di Teramo, sono partiti tra il 2017 e 2018, ben 8-9 anni dopo l’evento, così come i lavori di messa in sicurezza di alcune delle nostre scuole mentre, dei cantieri post sisma 2016-2017, neanche l’ombra. Tra maggio 2017 e maggio 2018 per l’Abruzzo o meglio per la provincia di Teramo, che ha 16 dei 23 comuni del cratere, sono state finanziate opere pubbliche post sisma 2016 per l’Abruzzo per 260 milioni di. A distanza di 16 mesi dalle ordinanze che li hanno resi fruibili, sono stati aperti solo 4 cantieri che riguardano chiese; zero opere pubbliche e soprattutto zero scuole“. Ad intervenire sui ritardi nella ricostruzione è il segretario provinciale della Filca Cisl Giancarlo De Sanctis che chiede il potenziamento delle centrali uniche d’appalto, anche con l’aiuto degli uffici tecnici dei Comuni interessati, dando priorità alle opere pubbliche finanziate.
L’occasione arriva dalla decisione di commissionare al Genio Militare, attraverso l’affidamento diretto da parte della Protezione Civile, la demolizione di una decina di abitazone del centro storico di Faiano, nel Comune di Montorio, per consentire la riapertura della strada provinciale per la vicina frazione di Colledonico. Una decisione che per il segretario della Cisl rappresenterebbe una resa istituzionale da parte di chi governa.
“E’ questo ciò che accade quando la burocrazia e la lentezza amministrativa vincono la partita – tuona il segretario provinciale della Filca Cisl Giancarli De Sanctis – è questo ciò che accade quando si sceglie, in un periodo di crisi così forte per il settore edile, di prendere la facile scorciatoia dell’affidamento diretto al genio militare. Forse sarebbe stato più utile che, dopo due anni, opere edili pubbliche così importanti in termini economici e sociali, fossero affidate speditamente attraverso una trasparente gara d’appalto, per creare economia e lavoro a lavoratori ed imprese qualificate e del territorio.”
Da qui la richiesta di un potenziamento delle centrali uniche d’appalto. Perché secondo il segretario della Filca Cisl a contribuire ai ritardi nella ricostruzione sarebbe anche l’incapacità della stazioni appaltanti ad indire gare d’appalto per la progettazione prima, e per l’aggiudicazione dei lavori dopo, “in tempi degni dell’urgenza richiesta per gli interventi su scuole, edifici con funzioni amministrative, abitazioni popolari, in cui si studia, si lavora e si vive“.
A ciò si aggiungerebbero poi l’indifferenza, il disinteresse e l’incapacità amministrativa.
“Come Filca Cisl di Teramo abbiamo chiesto un incontro alle 22 amministrazioni interessate dalle 68 opere finanziate nel capitolo scuole, al fine di verificare lo stato dell’arte dell’iter realizzativo – conclude De Sanctis – solo i Comuni di Teramo, Crognaleto, Montorio, Campli e Montefino hanno condiviso con noi le criticità sulle singole opere, sempre dipendenti dall’Usr o dalla centrale d’appalto, o da interpretazioni normative; tutte le altre amministrazioni, nonostante parliamo di risorse per rendere sicure le scuole dei figli dei cittadini, si sono mostrate completamente indifferenti, alcune anche fortemente indispettite, altre ignare dei finanziamenti autorizzati”.