Teramo, scuola esplosa: chiusa l’istruttoria, sentenza attesa per marzo
TERAMO, 25 gennaio – Dopo oltre 4 anni dall’esplosione alla scuola materna di Piano D’Accio il processo per disastro colposo che vede imputati l’ex presidente della Cpl Concordia Roberto Casari, Daniele Spiaggiari, consigliere di amministrazione di Cpl, il direttore di area tecnica Alfredo Lupi, il responsabile della commessa Walter Lucidi e il preposto di cantiere Massimo Lancia, si avvia a conclusione. L’udienza di questa mattina, nel corso della quale è stata depositata la revoca della costituzione di parte civile del Comune (che aveva raggiunto un accordo transattivo con la società) ha visto infatti la chiusura dell’istruttoria con la prossima udienza, fissata per marzo, in cui si dovrebbe arrivare a sentenza.
Sul tavolo, secondo l’accusa, il mancato rispetto delle norme di sicurezza nel vano caldaia della scuola.
L’esplosione avvenne il 3 ottobre del 2013, poco dopo l’uscita da scuola dei 34 bambini che frequentavano la materna. Esplosione che per i consulenti della Procura fu provocata da tutta una serie di carenze manutentive che, a fronte di una fuga di gas provocata probabilmente dalla rottura di un riduttore di pressione, avrebbero fatto si che il gas metano invece di uscire all’esterno saturasse il vano caldaia, dove la fiammella del boiler avrebbe fatto da innesco.