Teramo, scuole a rischio in caso di terremoto: ecco gli indici di vulnerabilità sismica
TERAMO, 29 luglio – Ad un anno dalle prime scosse di terremoto che hanno devastato il centro Italia e al termine delle verifiche su tutti gli edifici di competenza, il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, illustra ufficialmente gli indici di vulnerabilità sismica delle scuole teramane e parla di “un punto di partenza per completare la programmazione già in essere” sugli istituti scolastici.
I dati emersi, di fatto, fotografano un patrimonio edilizio scolastico su cui intervenire con strumenti adeguati e con indici che nella maggior parte dei casi risultano inferiori allo 0,5. Tra gli edifici con l’indice più alto, il micronido, pari a 0,953.
“Questi dati sono necessari per completare la programmazione fatta con l’ufficio speciale per la ricostruzione – afferma Brucchi – e che si basa sulla realizzazione di un polo nell’area della San Giuseppe-Vecchio stadio per circa 700 ragazzi e di un secondo nell’area vicina alla D’Alessandro con altri 700 posti in strutture modulari da 250 posti”.
Accanto ai poli, e alla scuola di Villa Ripa che tornerà ad essere edificio scolastico, c’è la questione del miglioramento ed adeguamento delle scuole esistenti con il sindaco che nell’incontro con Errani ha chiesto risorse adeguate che dovrebbero arrivare ad anno nuovo.
“C’è stato assicurato che a gennaio arriveranno le risorse per i primi interventi – prosegue sindaco – e ho chiesto anche un finanziamento per una scuola “jolly” nella curva dello stadio in quando durante gli interventi nei vari edifici dobbiamo avere una scuola alternativa che ospiti gli studenti. In questo senso c’è già uno studio di fattibilità presentato ad Errani che è stato giudicato positivamente”.
Per completare gli interventi sulle scuole sarebbero necessari circa 54 milioni di euro, da realizzare con un piano pluriennale.