Teramo, entro la prossima settimana gli indici di vulnerabilità sismica delle superiori
TERAMO, 30 luglio – Dopo il Comune di Teramo anche la Provincia si appresta ad illustrare ufficialmente gli indici di vulnerabilità sismica della scuole di sua competenza. Indici, quelli relativi alle scuole superiori, che saranno presentati probabilmente a metà della prossima settimana e con il presidente Renzo Di Sabatino che assicura come la situazione sia “certamente meno complessa di come si sarebbe potuto immaginare”.
“I risultati dello studi verranno presentati a tutti: dirigenti scolastici, studenti, comitati di genitori, giornalisti, con dovizia di documentazione, formulando delle proposte sulle quali apriremo un confronto – assicura il presidente Di Sabatino – Non abbiamo ancora definito la data, ma è probabile che riusciamo a fissarla a metà della prossima settimana, solo perché vogliamo assicurarci che ci siano tutti gli interessati”.
Un impegno quello relativo all’individuazione degli indici di vulnerabilità sismica delle superiori che è andato di pari passo con i lavori per la certificazione antincendio in tutte le scuole superiori della provincia e con la situazione degli edifici scolastici di competenza dell’ente che per Di Sabatino sarebbe migliore del previsto:
“La situazione è certamente meno complessa di come si sarebbe potuto immaginare. Grazie alla mappa, abbiamo una base di confronto ineccepibile per ragionare con i dirigenti sulla riorganizzazione degli spazi e delle strutture; si uscirà finalmente fuori dalla logica del “percepito” per entrare in quella del “certificato”. Proprio perchè parliamo di risultati certificati sarà il caso di illustrare i numeri, le cifre, i dati e le relazioni tecniche: magari si evita qualche imprecisione e certamente si ragiona più seriamente. A noi spetta il compito di formulare delle soluzioni per quei casi, molto circoscritti in verità, per i quali riteniamo di dover avviare subito interventi di miglioramento sismico. A noi, alla politica, spetta anche e soprattutto il compito di pianificare a medio e lungo termine: in un’ottica nuova e uscendo dalla logica dell’emergenza. Questa è la sfida più grande e anche a questo serve la mappa del rischio: siamo l’unica Provincia abruzzese che se ne dota e adesso servono i finanziamenti, quelli veri e risolutivi, per dare un senso alla definizione scuole sicure”.