Teramo, sentenza d’appello sul crollo della discarica La Torre: nessun colpevole
TERAMO, 28 settembre – Un iter giudiziario lungo 12 anni per stabilire che non ci sono colpevoli in relazione al crollo della discarica La Torre, nell’omonima frazione di Teramo. E’ quanto ha stabilito la sentenza della Corte d’appello dell’Aquila, che oggi pomeriggio ha confermato l’assoluzione per l’ex sindaco Gianni Chiodi, per il dirigente del settore rifiuti della Regione Abruzzo Franco Gerardini e per l’ex dirigente Massimo Di Giacinto.
Annullata, inoltre, la condanna inflitta in primo grado all’ex assessore all’ambiente della giunta Chiodi, Berardo Rabuffo e all’ex dirigente comunale Nicola D’Antonio.
Tutti e cinque gli imputati sono stati assolti “perché il fatto non sussiste”.
A ricorrere in appello erano stati sia Rabbuffo e D’Antonio, che avevano impugnato la condanna ad un anno e quattro mesi, pena sospesa, che era stata inflitta loro in primo grado, sia la Procura di Teramo, che aveva impugnato l’assoluzione di Chiodi, Gerardini e Di Giacinto. Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Guglielmo Marconi, Giovanni Moretti, Enrico Mazzarelli, Mauro Di Dalmazio e Francesco Mastromauro