TERAMO, 2 marzo –  In un’occasione avrebbe utilizzato l’auto aziendale fuori servizio e dopo essersi messo alla guida ubriaco avrebbe perso il controllo del mezzo finendo in un terrapieno e provocando ingenti danni alla macchina. Almeno secondo le accuse che gli sono state mosse dalla Procura di Teramo e che hanno fatto finire a processo l’uomo, un postino che all’epoca era in servizio al centro di distribuzione di Teramo delle Poste, per i reati di peculato e guida in stato d’ebbrezza.  Processo che si è aperto questa mattina e che ha visto sul banco dei testimoni i primi testi dell’accusa tra cui l’allora responsabile del centro di distribuzione.Rispondendo alle domande di pm e giudice la donna ha sottolineato come, da quanto era a sua conoscenza, il dipendente, G.D.F, di 52 anni, tutt’ora in servizio, a fine turno dovesse riportare l’auto, una di quelle utilizzate per la consegna della corrispondenza, nel parcheggio interno dell’ufficio postale di Valle Castellana.

Cosa che, nel giorno incriminato, non sarebbe avvenuta.

All’uomo, secondo quanto si legge nel capo di imputazione, viene contestato di essersi appropriato dell’auto, di cui aveva la disponibilità per ragioni di servizio, “utilizzandola per fini privati fuori dall’orario di servizio, ponendosi alla guida della predetta autovettura in stato d’ebbrezza alcolica e cagionando un incidente stradale seguito del quale l’autovettura riportava ingenti danni al parabrezza, al paraurti anteriore sinistro, al parafango anteriore sinistro, faro anteriore sinistro e al semiasse anteriore”.

Dopo la vicenda l’uomo era stato sospeso per 4 giorni dal servizio.