Terremoto, a Teramo tutte agibili le scuole superiori. Di Sabatino: “Sospendere i prelievi statali”
TERAMO, 30 gennaio – Saranno affidati entro febbraio gli incarichi per le verifiche di vulnerabilità sismica nelle scuole superiori della provincia. Ad annunciarlo la stessa Provincia di Teramo, che questa mattina, in previsione della ripresa dell’attività didattica nelle scuole del capoluogo fissata per mercoledì, ha riunito il tavolo tecnico per una definizione del quadro dei provvedimenti riguardanti gli istituti scolastici.
Tavolo nel corso del quale è stato ribadito come la Protezione Civile abbia compiuto i sopralluoghi in tutte le strutture di competenza della Provincia e come queste ultime siano state tutte classificate in A secondo il modello Aedes (che prevede l’agibilità totale) e che ha visto il presidente Renzo Di Sabatino annunciare come in seguito all’approvazione del bilancio di previsione 2016 sia stata stanziata la somma di oltre un milione di euro per le verifiche di vulnerabilità sismica e come sia già stato approvato il progetto esecutivo per l’adeguamento alla normativa antincendio per un impegno di spesa di 703.200 euro.
“Grazie alla convenzione stipulata con l’Ordine degli ingegneri successivamente all’approvazione del bilancio, riusciremo a far partire in contemporanea le verifiche su tutti gli istituti della provincia – spiega Di Sabatino – questo ci consentirà di redigere il Piano degli interventi con relativa richiesta di finanziamenti sulla base di un criterio oggettivo”.
Sempre la Provincia, dopo i danni causati sul territorio dalle scosse di terremoto che si sono succedute da agosto e quelli provocati dal maltempo, ha chiesto la sospensione dei prelievi da parte dello Stato. Sospensione che consentirebbe di recuperare oltre 15 milioni e mezzo di euro da investire sul territorio.
Solo per il 2016, infatti, la Provincia ha contribuito con 15 milioni e mezzo alla finanza dello Stato e questo perché oltre ai tagli le leggi di stabilità, da due anni, prevedono anche che gli enti provinciali devolvano buona parte dei loro introiti (Rc auto) al risanamento della finanza pubblica.
Da qui la richiesta avanzata al Governo di sospendere il prelievo della somma a carico dell’ente.
“Abbiamo chiesto anche la collaborazione dell’onorevole Paolo Tancredi, membro della Commissione Bilancio e Finanze – spiega il presidente Renzo Di Sabatino – affinché questa urgenza sia adeguatamente rappresentata al Governo e al Parlamento. Una voce autorevole proprio in virtù dell’incarico ricoperto che può interpretare l’esigenza di assumere una serie di provvedimenti che, da subito, migliorerebbe l’operatività dell’ente rispetto ad attività concretamente utili e di supporto alla comunità”.