Terremoto, in Abruzzo vulnerabili tre ospedali su quattro
TERAMO, 26 aprile – Vetusti, ma soprattutto vulnerabili, insicuri. Non sono una garanzia strutturale gli ospedali abruzzesi, come non lo sono molti di quelli italiani. Il problema è che nell’elenco delle strutture “sotto accusa” è compreso il 75% di quelle della nostra regione.
L’età media degli ospedali abruzzesi è di quarant’anni, ma l’ospedale dell’Aquila, ad esempio, ha avuto un percorso di edificazione lunghissimo. La realtà è che in Abruzzo sono in condizioni di vulnerabilità sismica tre ospedali su quattro e per questo Anaao-Assomed, associazione medici e dirigenti del Servizio sanitario nazionale, chiede con urgenza:
“un piano di edilizia sanitaria che tenga conto dei veri interessi dei pazienti e sia al riparo dai campanilismi”.
Per un confronto sul tema è stato convocato un convegno, aperto a tutti, venerdì prossimo, dalle 15:30, al Blu Palace di Mosciano Sant’Angelo:
“Abbiamo voluto questo incontro – dichiara Filippo Gianfelice, segretario abruzzese di Anaao-Assomed – per porre all’attenzione un tema troppo spesso dimenticato. Sono almeno 500 in Italia gli ospedali più a rischio, fra questi il 75% di quelli abruzzesi. In Italia solo il 9% delle strutture sanitarie, dati della Protezione civile, ha meno di 20 anni”.
Parteciperanno, tra gli altri, l’onorevole Giulio Sottanelli e gli assessori regionali Paolucci e Pepe.