Sisma: Teramo e altri 5 comuni nel cratere. D’Alfonso: “Ma danni risarciti in tutto Abruzzo”
PESCARA, 12 novembre – Giochi fatti per il nuovo decreto del Governo, sui danni seguiti alle scosse di terremoto che hanno colpito Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio il 26 e il 30 ottobre scorsi. L’elenco aggiornato dei comuni compresi nel cratere è stato ultimato e già in serata il testo dovrebbe essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale.
“Con il nuovo decreto – ha detto questa mattina, in conferenza stampa a Pescara, il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso – l’area del cratere si estenderà a sei nuovi comuni, tutti del Teramano, ovvero Campli, Castelli, Civitella del Tronto, Torricella Sicura, Tossicia e Teramo, quest’ultima con un supplemento di obbligo dimostrativo relativo al nesso di casualità”.
Questi sei comuni del Teramano andranno ad aggiungersi a quelli già riconosciuti nel decreto varato in seguito al sisma dello scorso 24 agosto, ovvero Campotosto, Capitignano e Montereale, in provincia dell’Aquila, Rocca Santa Maria, Valle Castellana, Cortino, Crognaleto e Montorio al Vomano, in provincia di Teramo. Salgono dunque a 14le località abruzzesi comprese nell’elenco del cratere.
“In ogni caso – ha aggiunto D’Alfonso – la grande novità è che questo decreto ‘decraterizza’ il terremoto, in quanto tutti i danni alle strutture pubbliche, private e religiose, e quelli alle attività economiche, anche fuori dal cratere, saranno coperti sulla base del nesso di causalità, che dovrà essere attestato dai tecnici della Protezione civile e non più semplicemente sulla base di un’autocertificazione”.
Si cerca insomma di superare quel modello di ricostruzione sperimentato a L’Aquila, con diverse distorsioni, introducendo metodi più trasparenti e criteri più rigorosi nella dimostrazione della relazione tra evento sismico e danno subito.
“I comuni che rientrano nel cratere beneficeranno di licenze in deroga per fare assunzioni, della deroga al patto di stabilità, di una semplificazione sulle verifiche strutturali e dell’assunzione, a livello nazionale, di 350 figure specializzate – ha spiegato D’Alfonso -. Tuttavia il cratere, con questo decreto, si riduce soltanto ad un fatto emotivo, perché i danni saranno coperti ovunque e l’unica differenza, rispetto ai comuni che non rientrano nell’elenco, riguarda la copertura delle seconde case al di fuori del centro storico. In ogni caso, anche nei comuni al di fuori del cratere, chi sarà in grado di dimostrare di avere una seconda casa in esercizio, ovvero con regolare contratto di affitto, sarà risarcito”.
D’Alfonso ha spiegato che la copertura finanziaria c’è e potrebbe anche essere ampliata:
“Sono già disponibili 6 miliardi di euro e sulla base della misurazione del fabbisogno, le risorse potrebbero anche aumentare”.
Infine un riferimento all’edilizia scolastica.
“Su questo fronte i comuni più colpiti sono Teramo, Montorio al Vomano, Isola del Gran Sasso, Campli e Sulmona – fa sapere D’Alfonso -. Noi saremo la prima regione a formulare degli elaborati progettuali per partecipare al piano Casa Italia”.