Terremoto, riaprono giovedì le scuole superiori di Giulianova e Castelli

TERAMO, 8 novembre – Si torna a scuola giovedì negli istituti superiori di Giulianova e Castelli, mentre per le altre scuole sia attendono ancora gli esiti dei sopralluoghi della protezione civile. Ad annunciarlo la Provincia di Teramo, che sottolinea come dal 24 agosto ad oggi l’ente abbia già speso solo per lavori di somma urgenza, “che sono ben altra cosa dai danni subiti da un’opera”, circa 2 milioni e 700 mila euro per interventi nelle scuole, sulle strade e sui ponti.
Completati i lavori di “riparazione danni su parti non strutturali” nelle scuole di Giulianova (Liceo Curie, Ipse Crocetti, Ipias Pagliaccetti, Itt Cerulli) la Provincia si prende un altro giorno di tempo (da ordinanza comunale dovrebbero riaprire domani) per consentire “l’accesso delle squadre di pulizia a seguito dei lavori svolti. A Giulianova, quindi, nei soli istituti superiori, si torna a scuola giovedì. Stesso discorso a Castelli, per l’Istituto d’arte “Grue” dove il sindaco ha già procrastinato di un giorno la ripresa dell’attività didattica per consentire al personale la pulizia della scuola.
A Teramo, invece, da ieri è al lavoro una squadra di tecnici ed esperti dell’Università di Pescara, inviata dalla Protezione civile, che sta ispezionando il Liceo-Convitto Melchiorre Delfico e il Pascal mentre domani mattina arriveranno i tecnici del Consorzio Reluis, dipartimento Protezione Civile, che proseguiranno nelle ispezioni delle scuole del capoluogo. Per ogni struttura esaminata verrà rimessa alla Dicomac la scheda Aedes, che certifica lo stato di agibilità dell’immobile e prescrive gli eventuali interventi dopo un evento sismico. Sempre domani mattina, infine, il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino e il consigliere delegato all’edilizia scolastica Graziano Ciapanna incontreranno i dirigenti degli istituti superiori del comune di Teramo sia per riferire dei lavori svolti che dei sopralluoghi in atto.
“Stiamo seguendo scrupolosamente i protocolli in maniera che sia noi che la Protezione civile, il governo regionale e nazionale, gli studenti e le famiglie abbiano a disposizione ogni informazione possibile per una serena valutazione – spiega il presidente Renzo Di Sabatino – le nostre decisioni, però, non potranno che essere conseguenti alle risultanze tecniche le uniche in grado di certificare l’agibilità o meno di una struttura. L’emergenza va gestita, il futuro anche prossimo va programmato e a questo stiamo già lavorando da tempo: chiedo a tutti di riflettere sul fatto che dobbiamo recuperare uno scarto lungo almeno un decennio fra quello che andava fatto e quello che non è stato: non si fa in poche settimane”.
Sempre per quanto riguardo le scuole, il Comune di Teramo, che oggi ha costituito l’ufficio sisma nel Parco della Scienza con l’obiettivo di favorire lo snellimento delle varie pratiche presentate dai cittadini, ha deliberato lo sgravio del 30% delle rette degli asili per il mese di novembre, lasciando i servizi invariati. Il provvedimento, come spiega l’amministrazione, è stato approvato in considerazione dei giorni di chiusura necessari per le verifiche post sisma.
Per quanto riguarda l’asilo Nido “Lettieri”, inoltre, la Giunta ha deliberato temporaneamente e in misura precauzionale, anche accogliendo le richieste delle educatrici, lo spostamento dei bambini in tre strutture site ai piani terra: Piano Solare, Colleatterrato, Gammarana. Il Nido di Via Diaz è ubicato al secondo piano dell’immobile, e dopo le verifiche della Protezione Civile, è stato classificato in classe A. Il provvedimento di Giunta, quindi, “è stato emesso al solo fine di dare una risposta alle richieste delle educatrici, preoccupate per una eventuale evacuazione”.
Sempre oggi, sul territorio comunale, sono state portate a termine le verifiche di 23 delle 31 scuole del territorio mentre domani verranno verificati gli edifici mancanti, per cui nella serata si avrà il quadro completo della situazione.
“Nelle verifiche svolte finora, tutte le scuole sono state classificate A o B, mentre sono stati dichiarati inagibili, come noto, la Elementare San Giuseppe e la Media Savini ricollocate entrambe alla Molinari, mentre la materna San Giuseppe è stata dislocata alla D’Alessandro” ribadisce il Comune, che aggiunge come oggi sia stata dichiarata inagibile anche la materna di Via Tevere. “La Giunta – spiega la nota del Comune – sta ora valutando dove collocare i 95 bambini che frequentano tale struttura”.
Per quanto riguarda infine le abitazioni private oggi sono state emanate 14 ordinanze di sgombero che interessano stabili nelle frazioni di Cona, Fonte Baiano, Colleatterarato, Villa Tordina, Cavuccio e, nel centro Storico, in Via Antica Cattedrale, Vico della Montagnola, Via Taraschi e che hanno visto coinvolte 41 famiglie, così come è inagibile una piccola parte della casa di riposo De Benedictis. “Ad oggi sono 145 le famiglie che hanno richiesto il contributo economico per l’autonoma sistemazione e 33 quelle che hanno optato per la struttura ricettiva”, si legge nella nota del Comune.