Terremoto, scritte ingiuriose contro gli sgomberi sui muri della sede Ater a Teramo
TERAMO, 23 febbraio – Scritte ingiuriose sui muri della sede Ater di Teramo, con la “richiesta” di sospendere gli sgomberi.
“Di per sé non è il muro imbrattato a lasciare esterrefatti – commenta l’Amministratore unico, Armando Rampini – ma il sospetto che ci possa essere qualcuno convinto che siamo noi a volere che gli inquilini lascino le abitazioni loro assegnate. Vorremmo che fosse chiaro che non è l’Ater a ordinare gli sgomberi ma le autorità competenti, in questo caso il Comune, dopo che il sopralluogo della Protezione civile ha classificato l’abitazione come inagibile o inutilizzabile. È una questione di sicurezza”.
L’azienda vuole evitare il rischio di strumentalizzazioni e ribadire che la prima preoccupazione è quella della sicurezza degli inquilini.
“Siamo impegnati – prosegue l’Amministratore, che l’altro ieri ha incontrato gli inquilini di Colleatterrato, tra i quartieri di Teramo con le abitazioni dell’Ater più colpite dal sisma – nelle complesse operazioni di verifica e proprio ieri abbiamo disposto l’avvio della procedura che ci consentirà, tramite l’individuazione di un unico soggetto attuatore, di accelerare l’esame degli alloggi sgomberati. Come ho ribadito agli inquilini, è possibile che per buona parte di quelli con classificazione B, i lavori possano iniziare prima ancora della scadenza del termine previsto per l’invio della documentazione all’ufficio per la ricostruzione, e quindi, presumibilmente, già tra qualche mese. Questo sarà possibile grazie alla valutazione speditiva che abbiamo appena autorizzato. Valutazione che, riesaminando gli edifici già oggetto di sopralluogo, definirà con maggiore puntualità e certezza lo stato di danno e, quindi, i lavori da eseguire per la messa in sicurezza”.