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Torre di Cerrano, anche i balneatori di Silvi contro il regolamento dell’Area Marina protetta

Torre di Cerrano, anche i balneatori di Silvi contro il regolamento dell’Area Marina protetta

SILVI, 18 marzo – A protestare contro il nuovo regolamento di esecuzione ed organizzazione dell’Area Marina protetta del Cerrano non sono solo i vongolari. A sposare la battaglia sono infatti anche i rappresentanti nazionali e regionali delle organizzazioni di categoria dei balneatori (Fab-Cna, Fiba-Confesercenti, Sib-Confcommercio) e, di fatto, la totalità degli imprenditori turistici che operano all’interno del Parco nel territorio di Silvi , che annunciato di aver notificato al Ministro dell’ambiente, al Presidente della Regione, al Presidente della Provincia di Teramo, ai Sindaci di Pineto e Silvi ed al Presidente dell’Area Marina Protetta le proprie osservazioni .

Imprenditori che, dopo aver evidenziato quelli che ritengono elementi di illegittimità ed irrazionalità del regolamento, chiedono un immediato ‘ravvedimento’ da parte dei vari soggetti che, a vario titolo, hanno concorso all’approvazione della normativa.

“Questo regolamento piovuto dall’alto – sostengono – rischia di compromettere in modo definitivo i rapporti tra gli operatori economici dell’Area e la governance della stessa, accomunando in un’unica posizione i detrattori del Parco e coloro che, come noi, credono in un Parco gestito in un clima di condivisione e di valorizzazione del turismo sostenibile”.

Sotto accusa, in particolare, l’introduzione di  nuovi  vincoli per gli operatori, come ad esempio l’ istituzione di nuove zone di riserva integrale (non previste nel decreto istitutivo), così come di ulteriori limitazioni per turisti e cittadini:

“Di fatto, per i 7 km di spiaggia e pinete Amp, sono precluse le attività di animazione (a causa dei rumori provocati), la sicurezza degli stabilimenti (a causa delle prescrizioni sulla illuminazione), ogni forma di picnic e ristorazione in pineta (correttamente il Comune di Pineto aveva invece previsto il divieto solo al di fuori delle aree specificamente attrezzate ed autorizzate). Ancor più grave è il divieto di accesso di cani al guinzaglio in spiaggia ed in pineta: norma tanto odiosa quanto illegittima perché in chiaro contrasto con la legge regionale in materia”.

Un regolamento, dunque, che per balneatori ed imprenditori turistici oltre  contenete norme superate dalle ultime leggi di riforma sarebbero anche illegittimo.

“Un regolamento che, soprattutto – concludono gli opeatori di Silvi –  rompe il patto di collaborazione con gli operatori dell’area risalente al protocollo d’intesa sottoscritto tra le parti nel 2012. Il nostro auspicio è che in tempi brevissimi i rappresentanti delle istituzioni possano revocare o comunque rivedere il Regolamento, evitando di infrangere definitivamente ogni possibile forma di condivisione e simbiosi tra economia e gestione dell’Area Marina Protetta”.

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