TORTORETO, 16 novembre – Erano finiti a giudizio con l’accusa di abuso edilizio in relazione ad una palazzina costruita sul lungomare di Tortoreto, realizzata secondo la Procura con parametri diversi da quelli previsti. Accusa che questo pomeriggio, al termine del processo davanti al collegio (presidente Flavio Conciatori, a latere Lorenzo Prudenzano ed Enrico Pompei), è costata al costruttore Antonio Di Pietro, al progettista ed ex assessore ad Alba Adriatica Pierluigi Marziale e al dirigente dell’ufficio urbanistica del Comune di Tortoreto Massimo Di Domenico un condanna rispettivamente a sei mesi e 50mila euro di ammenda per Di Pietro e a 5 mesi e 35mila euro di ammenda  per gli altri due imputati, con sospensione condizionale della pena.

Nel dispositivo della sentenza i giudici hanno disposto anche la demolizione delle opere abusive e la non menzione della condanna nel casellario giudiziale per Marziale e Di Domenico, con la sospensione condizionale della pena nei confronti del costruttore subordinata alla demolizione delle opere abusive.

Ai tre veniva contestato anche l’abuso d’ufficio, reato dal quale stati assolti con la formula “perché il fatto non costituisce reato”.

L’indagine che aveva visto i tre finire a processo è quella a firma del pm Luca Sciarretta secondo il quale nella realizzazione della palazzina sarebbero state violate delle norme relative alle distanze.