CHIETI, 19 settembre – Maxi condanne, tra i 6 e i 16 anni di reclusione, per undici persone coinvolte in un processo scaturito da un’inchiesta dei carabinieri di Chieti, su trasporto, detenzione e cessione di cocaina.

I fatti risalgono al 2009 e gli episodi di spaccio sono stati ricostruiti dagli inquirenti nel corso di un’indagine che si fonda in prevalenza sulle intercettazioni. Sulla base del quadro accusatorio, il tribunale teatino ha condannato a 16 anni di reclusione e 170.000 euro di multa ad Alberto Toto, 45 anni, residente a Serramonacesca, al quale insieme a numerosi episodi di cessione di cocaina sono stati contestati quattro episodi di tentata estorsione finalizzati ad ottenere il pagamento della droga da altrettanti acquirenti; a 14 anni di reclusione e 120.000 euro di multa Aliosha Mammarella, 34 anni, di Chieti, al quale viene anche contestata una tentata estorsione; a 12 anni di reclusione e 100.000 euro di multa Alessandro D’Alessandro, 41 anni di Chieti.

Agli altri imputati sono state inflitte condanne pesanti, ma leggermente più lievi: 9 anni e 80.000 euro di multa per Valentina Scoppetta, 30 anni residente a Bucchianico; 8 anni e 60.000 euro di multa per Giuseppe Mancini, 84 anni, originario di Alanno e residente a Chieti; 7 anni e 6 mesi per Julin Zefi, albanese di 36 anni residente ad Ortona; 7 anni e 40.00 euro di multa per Denis Saliu, 28 anni, di origini albanesi; 7 anni per Luana Mammarella, 33 anni, nata a Chieti e residente a Pescara; 6 anni, 9 mesi e 30.000 euro di multa per Guglielmo Miseri, 39 anni, nato a Ortona e residente a Cepagatti; 6 anni, 6 mesi e 28.000 euro di multa per Monia Toto, 43 anni, di Chieti; 6 anni e 3 mesi di reclusione e 27.000 euro per Fausto Gallo, 45 anni, nativo di Cercola ma residente a Pescara.

Gli avvocati difensori contestano l’impianto accusatorio e annunciano che faranno ricorso in appello, sostenendo che non ci sono sufficienti riscontri probatori.