Treglio, parcheggia l’auto e viene caricato da un cinghiale. Il sindaco: “La Regione non fa nulla”
TREGLIO, 30 settembre – Aveva appena parcheggiato la propria auto e si stava per avviare verso casa, quando è stato caricato da un cinghiale dal peso di circa un quintale.
E’ accaduto ieri sera, in contrada San Giorgio a Treglio, ad un meccanico di 41 anni che era appena sceso dalla sua Fiat 500 ed era entrato nel recinto della propria abitazione.
Il cinghiale si è avventato contro il malcapitato, che è finito a terra e non è riuscito a rialzarsi. La moglie, avvisata telefonicamente dal marito, lo ha immediatamente soccorso, accompagnandolo in ospedale.
In seguito all’aggressione ad opera del cinghiale, l’uomo ha riportato una distorsione al ginocchio sinistro e varie contusioni, con 15 giorni di ingessatura della gamba.
Già nei giorni scorsi, in varie zone dell’area frentana, erano stati avvistati altri esemplari di cinghiale.
Il sindaco di Treglio, Massimiliano Berghella, denuncia “l’immobilismo e l’inconcretezza della Regione Abruzzo in merito a questo problema” e riferisce:
“Ho ricevuto l’uomo protagonista dell’episodio e la moglie, in Comune, e sono terrorizzati. Anche perché hanno un bimbo di 2 anni, che avrebbe potuto trovarsi nel giardino. E’ inaudito. La Regione ha ignorato e sta ignorando da tempo i problemi sollevati dai sindaci: quello della devastazione delle colture e quello dell’emergenza incidenti stradali, e non solo, creata dai cinghiali, che sono in sovrannumero e che ormai stanno invadendo ogni angolo di territorio. Ci sono state riunioni in Prefettura, in Provincia, in Regione sulla questione. La Regione ha promesso norme e risorse per combattere e arginare il fenomeno, ha promesso la modifica del Regolamento venatorio, ma non ha fatto alcunché. Eppure, a Rocca Pia, è morto un consigliere comunale di 38 anni; a Bomba è morta una mamma che stava tornando a casa dopo una notte passata in fabbrica a lavorare”.
Infine l’affondo contro l’amministrazione D’Alfonso:
“La Regione sta mostrando trascuratezza e scarso rispetto verso i cittadini. Molti sindaci della provincia di Chieti. Dopo incontri e confronti, avevano emanato un’ordinanza di abbattimento, bocciata dalla Prefettura in quanto ritenuta ‘non urgente e contingibile’. E’ vergognoso il comportamento della Regione, che ha assunto impegni e non li ha mantenuti”.