Truffa nella ricostruzione, sequestrati 400 mila euro di beni a una società di rivendita auto
L’AQUILA, 9 marzo – Avevano percepito contributi nazionali ed europei per i danni derivanti dal terremoto del 2009, ma la Guardia di Finanza, effettuando i controlli, ha rilevato che, in realtà, non ne avevano diritto. Così nei confronti dei responsabili di una società aquilana che vende autovetture, è scattato un sequestro cautelare dei beni per un valore di 400 mila euro.
Il decreto è stato eseguito oggi dai finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria dell’Aquila. Gli imprenditori avevano usufruito di contributi del bando Por-Fesr 2007-2013 per interventi di riattivazione dell’attività produttiva delle imprese, e dello Stato per la ricostruzione post-terremoto, percependo complessivamente circa 400 mila euro.
Dagli accertamenti è venuto fuori che, anche avvalendosi di false perizie, avevano istruito le pratiche asserendo fatti non corrispondenti al vero.
Uno degli immobili per il quale era arrivata la contribuzione, ad esempio, non era destinato all’attività dell’azienda, ma era stato concesso in affitto. In più è stato violato il divieto di cumulo, previsto nel bando europeo, né al Comune era stato comunicato che per la riparazione del fabbricato danneggiato dal terremoto erano stati richiesti e ottenuti anche fondi Por-Fesr.
Anche il periodo di sospensione di attività comunicato non era, secondo i controlli effettuati, corrispondente al vero.
Ora gli amministratori della società sono anche indagati per truffa ai danni dello Stato.