Tumori, in Abruzzo ne vengono diagnosticati venti al giorno
PESCARA, 9 febbraio – Un’incidenza inferiore alle attese, ma sono comunque 7824 nuovi casi di tumore diagnosticati in Abruzzo nel 2016.
La media è di oltre venti al giorno. La suddivisione di genere definisce 4204 uomini e 3620 donne.
Le cinque neoplasie più frequenti sul territorio sono quelle del colon-retto (1141), seno (1090), polmone (795), prostata (766) e vescica (646).
È questa la fotografia dell’incidenza del cancro raccolta nel quarto report del Registro regionale Tumori.
L’incidenza di altri tumori è stata sostanzialmente inferiore rispetto a quanto atteso, e osservato nel resto d’Italia: polmone (-14.7 per cento rispetto ai casi attesi), tiroide (-21,5 per cento), fegato (-17.8 per cento), pancreas (-7,6 per cento). Alcune sedi tumorali, al contrario, hanno mostrato un’incidenza superiore rispetto all’atteso: vescica (+7,1 per cento), sistema nervoso centrale (+25 per cento), stomaco (+9.1 per cento), ovaio (+12.1 per cento) e testicolo (+19.3 per cento).
Gli abruzzesi sembrano ignorare l’importanza di una corretta prevenzione, che permette di ridurre anche il 40 per cento dell’insorgenza della malattia: il 35.8 per cento è infatti sedentario, il 34 è in sovrappeso e il 10.9 obeso, percentuali superiori rispetto alla media nazionale, mentre i fumatori sono il 29.7 per cento della popolazione (contro il 26.4 del resto d’Italia).
Allo stesso modo, resta scarsa l’adesione ai programmi di screening: in Abruzzo solo il 41.5 per cento delle donne ha effettuato la mammografia per la diagnosi precoce del tumore del seno (la media italiana è del 53.5), il 39.3 ha eseguito il Pap test per la diagnosi iniziale del tumore del collo dell’utero (44.6 in Italia) e solo il 16.6 per cento dei cittadini ha eseguito il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci per individuare in fase precoce il cancro del colon retto (36.4 in Italia).
Il dato dell’ultimo anno disponibile evidenzia un tasso di incidenza pari a 5.90 ogni 1000 abitanti, vale a dire che il rischio complessivo di tumore maligno non è significativamente diverso dalla media italiana. A livello di singole province, il numero dei nuovi casi è complessivamente inferiore rispetto all’atteso, con una sensibile riduzione soprattutto a Pescara, con un meno 6.9 per cento. L’incidenza della maggioranza dei tumori è stata sostanzialmente uniforme nelle quattro province, con alcune eccezioni. Considerato il trend dell’ultimo quinquennio, permangono alcune differenze solo nel rischio di melanoma (più elevato all’Aquila, nell’ultimo biennio) e di tumori dello stomaco (più elevato a Teramo, stabilmente).