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Udinese-Pescara 3-1, biancazzurri fragili e spuntati

Udinese-Pescara 3-1, biancazzurri fragili e spuntati

UDINE, 23 ottobre –  Il Pescara stecca la sfida salvezza di Udine, dove perde 3-1, senza essere surclassato dagli avversari sul piano del gioco. È la solita storia, con il buon palleggio dei biancazzurri che non trova sostanza, a causa dell’assenza di punte di peso e che viene vanificato da una conclamata fragilità difensiva. Al netto delle tante assenze, ci si sarebbe aspettati di più. L’Udinese, senza faticare più di tanto, ma con la giusta dose di cinismo, ringrazia e incassa i tre punti.

Si gioca all’orario dell’aperitivo, allo stadio Dacia Arena, con circa 400 tifosi biancazzurri al seguito dei ragazzi di Oddo. Adriatici privi degli infortunati Bahebeck, Verre, Manaj, Gyomber, Vitturini, Muric e dello squalificato Coda. Tra i padroni di casa indisponibili Penaranda, Ewandro, Kone e Armero. Per Delneri, subentrato a Iachini, è l’esordio davanti al proprio pubblico.

In avvio di gara l’Udinese, che schiera il tridente formato da Zapata,  De Paul e Thereau, mette subito in chiaro che vuole vincere. Il Pescara, pur incerottato, non ci sta a fare da comparsa e gioca a viso aperto.

Partita subito vivace, nei primi minuti, con una buona combinazione Caprari-Memushaj, al 2′, vanificata dal capitano albanese, e con Thereau che tre minuti dopo sfugge a Zampano e sfiora il palo alla sinistra di Bizzarri. L’equilibrio è rotto all’8′, con Caprari che perde palla a metà campo e Campagnaro che commette un’ingenuità che non ti aspetteresti da un giocatore del suo livello e della sua esperienza: abbraccia platealmente in area Zapata, l’arbitro indica il dischetto e Thereau trasforma con un cucchiaio.

Sotto di un gol il Pescara fatica a riorganizzarsi, l’Udinese non fa molto meglio, ma punge in contropiede. Al 26′, però, una clamorosa occasione potrebbe valere il pareggio: Zampano penetra in area sulla destra, Aquilani non aggancia, palla sporca a Caprari che si coordina bene e in mezza rovesciata colpisce la traversa. Sarebbe stato un gol capolavoro.

Nella ripresa il Pescara appare più determinato, prende campo, ma il buon fraseggio dei ragazzi di Oddo risulta sterile, per l’incapacità di fare male negli ultimi 20 metri. Emblematica, al 5′, la combinazione Caprari-Cristante-Memushaj al limite dell’area avversaria, conclusa da un tiro debole e centrale dell’albanese.

È allora l’Udinese, in una delle poche sortite offensive, a trovare il raddoppio: è il minuto 26, azione corale dei bianconeri, tiro dal limite di Badu, respinta corta di Bizzarri e il più lesto a raccogliere è Thereau, che sigla la doppietta personale.

Tre minuti dopo il Pescara accorcia le distanze, con un’incursione del neo entrato Crescenzi sulla destra: palla a Aquilani, che insacca di piatto alla sinistra del portiere.

Sul 2-1 i biancazzurri ci provano, ma non riescono a far male e nel finale di gara succede poco, a parte qualche mischia nell’area friulana e un paio di ripartenze non sfruttate dai padroni di casa. In pieno recupero, c’è tempo per un fallo di Crescenzi in area: Zapata dagli undici metri mette in rete per il definitivo 3-1.

 

Udinese (4-3-1-2): Karnezis; Widmer, Danilo, Felipe, Samir (78′ Heurtaux); Fofana, Kums, Jankto (63′ Hallfredsson); De Paul (57′ Badu); Thereau, Zapata. All. Delneri.

Pescara (4-3-2-1): Bizzarri; Zampano, Campagnaro, Fornasier, Biraghi; Memushaj (63′ Pepe), Brugman, Cristante (74′ Mitrita); Benali (74′ Crescenzi), Aquilani; Caprari. All. Oddo.

Arbitro: Gianluca Rocchi di Firenze.

Ammoniti: 8′ Campagnaro (P), 34′ Thereau (U), 82′ Karnezis (U).

Marcatori: 9′ Thereau rig. (U), 71′ Thereau (U), 75′ Aquilani (P), 90’+3′ Zapata rig. (U).

 

 

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