TERAMO, 23 novembre – L’Ance interviene ancora una volta sui problemi e i ritardi dell’ufficio speciale, e lo fa sottolineando come al di là delle polemiche l’organizzazione dell’ufficio sia di mera competenza della Regione Abruzzo.

“Ancorché apprezzabile l’impegno del sottosegretario alla presidenza della giunta regionale Mazzocca –  afferma il presidente di Ance Teramo Raffale Falone – che ha anche minacciato le dimissioni dall’incarico pur di richiamare l’attenzione sui numerosi problemi della ricostruzione, riteniamo che la responsabilità dell’organizzazione dell’Ufficio sia esclusivamente della Regione e pertanto non è utile imputare la responsabilità al Governo, al Parlamento o a chiunque altro”.

Una situazione a fronte della quale l’Ance invita tutti alla più ampia collaborazione istituzionale, evitando che l’imminente campagna elettorale per il rinnovo degli organi regionali trasformi questi temi in terreno di scontro politico.

“La Regione piuttosto ricerchi una soluzione nel più breve tempo possibile – incalza Falone – visto che già con la delibera 326 del 18 maggio 2018, la stessa Giunta regionale ha ritenuto necessario l’ampliamento, con sollecitudine, dell’organico dell’ufficio Speciale a 50 unità dagli attuali 28, personale che deve essere ‘in possesso delle necessarie capacità professionali’ come recita la prima ordinanza commissariale del 2016”.

Sul tavolo, per l’associazione dei costruttori, anche la questione dei profili professionali impiegati nell’ufficio speciale per la ricostruzione.

“Sicuramente  – conclude Falone – l’attuale prevalenza di figure amministrative è un errore di programmazione a cui bisogna mettere riparo con l’inserimento di personale tecnico esperto adeguatamente formato e selezionato con procedure trasparenti”.