Un nuovo polo chimico e farmaceutico per Bussi: Uniholding investirà sul territorio
PESCARA, 28 novembre – Un nuovo polo chimico e farmaceutico per far rinascere l’area industriale di Bussi. Con sessanta milioni di euro di investimento e 50 posti di lavoro per partire.
E’ stato firmato oggi in Regione un protocollo di intesa che dovrebbe allontanare il ricordo della cosiddetta megadiscarica dei veleni.
L’intesa è stata sottoscritta dal Comune, che concede i terreni, dalla Regione, che intende “facilitare le procedure e ad agevolare la copertura finanziaria”, e dalla Uniholding dell’imprenditore vicentino Alberto Filippi, che investirà sul territorio.
La nuova azienda nascerà su un’area di circa 25mila metri quadrati a monte dello stabilimento Solvay, definita ‘pulita’ dal sindaco Salvatore Lagatta. In futuro si dovrebbe arrivare a impegnare anche 150-180 lavoratori.
Alla sottoscrizione ha partecipato anche il presidente della società finlandese Primex Pharmaceuticals, Kari Sarvanto, per cui Uniholding opererà sul territorio con la produzione di dispositivi anestetici innovativi. Ora saranno individuate le questioni più urgenti e le azioni da attuare per facilitare la ripresa economica del territorio, la difesa e la creazione dei posti di lavoro.
“Le istituzioni ci hanno riservato un terreno completamente bonificato e non avremo problemi – afferma Filippi – Ci aspettiamo un fatturato attorno ai 50-60 milioni di euro. Io da italiano ho deciso di continuare a investire in Italia. E devo rivolgere un plauso al sindaco di Bussi e al presidente della Regione. Grazie a loro oggi sono qui, altrimenti non ci sarei”.
Secondo D’Alfonso “reindustrializzare significa ridare vita economica a quel territorio che tanto malanno ha patito in ragione delle attività industriali precedenti. Come Regione – ha sottolineato – abbiamo assunto l’impegno di facilitare le procedure per la vita di questa impresa e di rendere possibili anche le risorse finanziarie nazionali ed europee per questo contratto di affermazione industriale, nel pieno rispetto delle regole e delle norme vigenti”.
“Proveremo a mettere in campo un’azione di rottura delle regole – ha aggiunto il governatore – si rompono insieme le regole che provocano molte volte le ragnatele della pubblica amministrazione. Tutti quelli che vogliono investire dovranno sentirsi in un parco di attrazioni e di facilitazioni. Quello che conta, in questa fase, è la nomea che recupera Bussi da sito malato a sito dalla capacità industriale e produttiva. Occorre che accadano fatti nuovi nell’economia per consentire che altri fatti nuovi si aggiungano creando un circolo virtuoso”.
Soddisfatto Lagatta, secondo cui “oggi parte un periodo che spero sarà positivo non solo per Bussi ma per l’intero territorio”.
“I tempi dovrebbero essere rapidi: Primex vuole che la consegna dei primi prodotti avvenga entro 24 mesi. Abbiamo individuato, nel Sito di interesse nazionale (Sin), circa 25mila metri quadrati di terreno pulito e utilizzabile. Dobbiamo trovarne altri e con quella benedetta bonifica, che tarda ad arrivare, si potrebbe arrivare ad oltre dieci ettari”.
A margine della sottoscrizione, il governatore è intervenuto anche sulla bonifica, che “deve andare avanti con maggiore rigore, maggiore sollecitudine e maggiore capacità di discernimento ad opera dello Stato”.
“Lo Stato – ha sottolineato – si è fatto carico con risorse proprie di provvedere alla bonifica, noi addirittura abbiamo deciso di compartecipare attraverso anche una quota dei fondi del Masterplan. Bonifica e reindustrializzazione non sono questioni scisse e distinte, ma questioni che devono camminare congiuntamente”.