Università Chieti-Pescara, rescisso il contratto al dg Del Vecchio
CHIETI, 26 luglio – A quattro mesi dal provvedimento di interdizione dai pubblici uffici per sei mesi che aveva colpito Filippo del Vecchio, nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Chieti per abuso d’ufficio e falso, (provvedimento che a luglio è stato annullato dalla Cassazione), il cda dell’Università ‘D’Annunzio’ di Chieti-Pescara ha approvato la rescissione del contratto di lavoro con il direttore generale.
“Chiudiamo con questo voto unanime, che segue il voto anch’esso unanime espresso dal Senato accademico l’altro ieri, questa vicenda – ha commentato il Rettore Sergio Caputi – Ora posso riprendere le attività di progettazione che riguardano il futuro di tutta la D’Annunzio e posso affrontare due altri problemi alquanto urgenti e spinosi rimasti in sospeso: la fondazione e l’università telematica”.
La discussione sul caso Del Vecchio in seno al Cda inizialmente ha avuto ad oggetto la proposta di alcuni consiglieri di giungere ad una risoluzione concordata con il Direttore Generale. È stato quindi richiesto un parere legale che ha ritenuto quella proposta non sostenibile, riformulandola nel senso di ottenere le dimissioni immediate e irrevocabili di Del Vecchio da Direttore Generale a fronte della revoca dei provvedimenti adottati dall’Ateneo nei suoi confronti.
Proposta quest’ultima rigettata da Del Vecchio e con il cda che a quel punto ha approvato la proposta di recesso con risoluzione del contratto di lavoro. Nella stessa seduta il consiglio ha poi approvato la proposta di una parziale modifica nella organizzazione degli uffici rispetto alla pianta organica di Ateneo.