Uomo travolto da una valanga sul Gran Sasso, l’ultima speranza sono i cani. In salvo un superstite
L’AQUILA, 22 dicembre – La speranza di ritrovare in vita l’uomo travolto da una slavina è affidata a due cani antivalanga. Sono momenti drammatici sul Gran Sasso aquilano, nella zona di Pizzo Cefalone, dove si continua a cercare l’escursionista polacco rimasto sepolto sotto la neve.
Come riferito dal Soccorso alpino della Guardia di finanza, l’uomo è sprovvisto dell’Apparecchio di ricerca in valanga (Arva), che può risultare decisivo in queste circostanze.
Insieme a lui c’era Peter Dubrovski, anche lui polacco, che ha avuto la fortuna di restare fuori dal fronte nevoso ed è già stato raggiunto dai soccorritori.
Sul posto, oltre al personale del Soccorso alpino, sono arrivate anche due unità cinofile, che assieme alle squadre a terra stanno svolgendo una serie di sondaggi. Si cerca a partire dal punto dove è stata rinvenuta una borraccia, che il superstite è certo sia di proprietà del suo compagno. Al momento, comunque, non ci sono riscontri.
A complicare il quadro, il fatto che si sia trattato di una valanga molto allungata, e anche se il canale è stato tutto illuminato dalle lampade frontali, risalire dal punto più basso per una ricerca capillare è estenuante per uomini e animali, che si sono già sobbarcati un’ora abbondante di cammino per arrivare in quota.
Il superstite è stato trovato in buone condizioni fisiche, anche se in stato di shock, e si sta attualmente lavorando per riportarlo in una zona sicura.