Vaccini, in provincia di Teramo l’80% degli under 60 ha ricevuto la prima dose
TERAMO, 17 giugno – La campagna vaccinale nella Asl di Teramo procede a ritmi elevati tanto che a oggi quasi l’80% degli under 60 ha ricevuto la prima dose di vaccino. A illustrare i dati, questa mattina, è stato il direttore della Asl Maurizio Di Giosia che insieme al direttore sanitario e responsabile regionale per i vaccini Maurizio Brucchi ha fatto il punto della situazione in provincia illustrando anche l’Open Day del vaccino monodose Johnson&Johnson dedicato agli over 60 che si terrà domani negli hub di Teramo e Giulianova. I cittadini interessati potranno recarsi presso le sedi dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.
“Abbiamo completato la vaccinazione a tappeto nei comuni fino a mille abitanti – ha detto Di Giosia – e stiamo verificando la possibilità di farlo anche nei comuni fino a 1500 e forse fino 2000, per cercare di completare i piccoli comuni e dedicarci con gli hub alla vaccinazione di massa in attesa che comincino a partire anche le farmacie e i medici di base”.
Resta però un’ampia fascia di popolazione over 60 che ancora non si sottopone alla vaccinazione. Ed è proprio a questa fascia che è dedicato l’Open Day di domani. “Stiamo parlando di 7.500 persone tra i 60 e 69 anni – ha continuato Di Giosia – 3.000 tra i 70 e i 79 e 1.800 tra gli 80 e gli 89. Complessivamente sono tredicimila persone che non si sono ancora vaccinate e domani con questa giornata dedicata a Johnson&Johnson presso gli hub di Teramo e Giulianova andremo a vaccinare proprio chi non lo ha ancora fatto in questa fascia d’età. Il mio invito ai diretti interessati è di approfittare di questa giornata per raggiungere quell’immunità di gregge che è fondamentale per cercare di debellare la pandemia”.
Di Giosia e Brucchi hanno poi sottolineato, sempre per quanto riguarda le vaccinazioni, come a oggi siano 14mila, in provincia di Teramo, gli under 60 a cui è stato somministrato il vaccino Astrazeneca e che secondo le ultime disposizioni nazionali dovranno fare il richiamo con un vaccino diverso. Di questi 600 sono under 30, 1600 under 40 e 11200 tra i 40 e i 59 anni. Ma il rischio è che non tutti si vaccinino con la seconda dose.
“Il cambio in corsa su Astrazeneca sta creando un po’ di disorientamento tra i cittadini – confermano il manager Maurizio Di Giosia e il direttore sanitario Maurizio Brucchi – e ci sono alcune disdette”.
Una situazione a fronte della quale l’appello è a completare la vaccinazione.
“Bisogna fare una buona campagna vaccinale, spiegare l’importanza della vaccinazione – sottolinea Brucchi – che va completata e va completata nei tempi stabiliti. Basta guardare cosa sta succedendo in Inghilterra”.
Accanto alla vaccinazione proseguono anche le quotidiane attività volte a debellare la circolazione del virus sul territorio. Da settimane il numero dei contagi in provincia di Teramo è particolarmente basso. Ma la Asl continua a mantenere alta la guardia, effettuando numerosi tamponi e portando avanti tracciamenti e, tramite lo Zoooprofilattico, il sequenziamento delle varianti, con l”obiettivo di stroncare sul nascere ogni possibile focolaio, come avvenuto a Villa Petto di Colledara.
“Ancora oggi in provincia registriamo qualche positivo – sottolinea il manager della Asl Maurizio Di Giosia – qualche giorno fa abbiamo avuto un piccolo focolaio a Villa Petto ma siamo intervenuti prontamente e ieri abbiamo tamponato tutta la popolazione riscontrando un solo caso positivo su circa 200 tamponi. La situazione è ben circoscitta, stiamo intervenendo tempestivamente quando si verificano queste situazioni con tamponi di massa per evitare che i contagi possano estendersi ad altre persone”.
Per quanto riguarda le varianti a oggi non risultano casi della temuta variante Delta. “Noi stamattina abbiamo fatto un incontro con tutti gli addetti ai lavori – aggiunge Di Giosia – abbiamo qualche caso di brasiliana e nigeriana ma in provincia a oggi non ci sono casi di variante Delta”.