Chieti
Stai leggendo
Vasto, a rischio sospensione le attività del nucleo di cure primarie territoriali Ncp Kos di Via Giulia

Vasto, a rischio sospensione le attività del nucleo di cure primarie territoriali Ncp Kos di Via Giulia

VASTO, 26 25 febbraio – La Ncp Kos di Vasto, la struttura sanitaria medica associativa di cure primarie territoriali di via Giulia, potrebbe essere costretto a sospendere la maggior parte delle attività.  A sollevare la questione i responsabili della stessa struttura, “a cui fanno riferimento 15.000 pazienti”, che sottolinea come l’impossibilità di mantenerla operativa sia legata alla carenza di personale medico, che renderebbe difficile sostenere la turnazione con le prestazioni garantite per 12 ore al giorno, dal lunedì al venerdì e il sabato fino alle ore 14.

“Tra breve  andranno in pensione altri tre medici e da quanto si apprende non saranno sostituiti – si legge in una nota – La mancanza di fondi disponibili, come sostiene di non avere la direzione aziendale della Asl, non consente che nella struttura possano essere destinati nuovi medici in sostituzione di coloro che hanno raggiunto il pensionamento.”

Nella nota si sottolinea come la Kos, operativa fin dagli inizi degli anni 2000, abbia sinora garantito assistenza 12 ore al giorno, presenza di medici e di personale infermieristico professionale, “consentendo l’eliminazione dei cosiddetti codici bianchi oltre alla presenza di personale di segretaria e di prenotazione e la gestione degli aspetti burocratici”.

“La Regione Abruzzo si vanta di essere uscita dal commissariamento della sanità, ma tutto questo è accaduto a danno dei pazienti, della medicina ospedaliera e di territorio – continua la nota – Nel vastese lo si può avvertire ancora di più se si pensa a quanto hanno fatto all’ospedale San Pio da Pietrelcina con i reparti specialisti e i tempi di attesa nelle prenotazioni degli esami diagnostici e nelle visite specialistiche. Come non citare, solo per fare un esempio, la fine riservata al reparto di gastroenterologia e il conseguente accorpamento al reparto di medicina. Di fronte a tutto ciò assistiamo un silenzio assordante da parte delle forze politiche che ne sono a perfettamente conoscenza ma non prendono alcun provvedimento. Da ultimo tra i medici in servizio è andato in pensione il dottor Sergio Ferrara che ad oggi non è stato ancora sostituito in una struttura frequentata giornalmente almeno da 400 persone”.

Mi sento...
Felice
0%
Orgoglioso
0%
Euforico
0%
Ok
0%
Triste
0%
Arrabbiato
0%